All’indomani dell’incresciosa notizia di ieri, relativa allo smascheramento di 27 dipendenti del Comune di Boscotrecase, abbiamo contattato il Sindaco del paese Vesuviano Pietro Carotenuto, per raccogliere il suo punto di vista sull’accaduto e conoscere le azioni che l’Amministrazione intende porre in essere.
Assenteismo a Boscotrecase, per la sua amministrazione che si è insediata da poco è stato un fulmine a ciel sereno?
Sono in comune da pressoché un mese, sono stato eletto il 5 e proclamato il 7 e in queste mese già abbiamo dovuto attuare provvedimenti importanti e far ripartire una macchina che era ferma da ormai troppo tempo. Questa notizia di ieri è arrivata e non dovrà bloccare l’attività dell’amministrazione , però è evidente che ieri e anche oggi siamo stati impegnati a risolvere problematiche che purtroppo ora hanno priorità
Come si spiegano questi casi di assenteismo in Campania e più in generale in Italia, colpa esclusivamente delle persone oppure anche di chi non ha attuato un controllo efficiente?
Ritengo che sia un atteggiamento che purtroppo da un po’ di tempo a questa parte si stia verificano sempre più spesso e anche in altre parti d’Italia a prescindere dalla Campania. La cosa che fa più rabbia e che nonostante si stiano verificando sempre più casi del genere e nonostante questi casi siano balzati agli onori della cronaca, si deve riscontrare un atteggiamento del genere. A Boscotrecase questo episodio fa ancora più scalpore non solo perché si trova in Campania, dove tutto viene enfatizzato di più rispetto ad altre parti d’ Italia, ma anche perché va ad incidere su una pianta organica già di per sé molto ridotto. Una pianta organica che comprende 60 dipendenti , vigili compresi, 30 quindi la metà sono stati oggetto di indagini e di questi 23 sono stati oggetto di misura cautelare. Resta tanta amarezza, la rabbia dei cittadini, che è anche la rabbia del primo cittadino, nel vedere quelle immagini di chi pur di perpetrare un atto illecito e illegale si copre con un cartone o sale, accorgendosi della telecamera, su una scala per spostare la telecamera.
Dicevamo su 60 dipendenti 30 sono indagati, c’è però da tutelare l’altra parte che ha fatto sempre il proprio dovere. In generale come quale è la posizione dell’amministrazione verso queste due parti di dipendenti?
Da un lato già nella giornata di ieri, ho condannato l’atteggiamento di queste persone, la magistratura deve andare avanti negli accertamenti e con i carabinieri abbiamo dato massima disponibilità proprio perché crediamo nell’operato della magistratura. Noi nei confronti di queste persone agiremo con un procedimento disciplinare rifacendoci alla normativa per vedere quale provvedimento adottare, credo che il minimo sia la sospensione. Voglio sottolineare che l’altra parte dei dipendenti, che oggi sono al lavoro, sono venuti anche di pomeriggio anche se molti di questi non dovevano venire per orari di servizio, sono stati con me per affrontare questo stato emergenziale. La tutela che la nostra amministrazione vuole mettere in atto nel predisporre un procedimento disciplinare nei confronti di chi ha sbagliato e nel costituirsi in processo come parte civile è a tutela non solo del sindaco e dell’amministrazione, ma anche degli altri dipendenti che fanno il loro dovere nel rispetto della legge.
Come si combatte in futuro sui territori questo fenomeno?
Con una serie di controlli, se ad esempio viene messa una telecamera in questi posti di nascosta dai carabinieri significa che in quei posti non c’era controllo prima. I dirigenti devono controllare i propri sottoposti, cosi come ci deve essere un rispetto delle leggi e delle regole senza se e senza ma. Noi dobbiamo fare il nostro lavoro che è quello di stabilire le regole e farle rispettare, c’è bisogno di controllare che vengano rispettate le regole.
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