Giovedì 14 giugno presentato nei locali dell’Associazione Culturale “La Giostra” il nuovo libro di Liliana Landolfi: “Dalla Terra al Cielo”.
Liliana Landolfi ha una formazione accademica italiana e straniera che l’ha portata ad insegnare sia alla University of Southern di Los Angeles (California) che in Italia dove attualmente è docente ordinario di Lingua Inglese e Traduzioni presso l’Università degli studi di Napoli L’Orientale. Da più di venti anni si interessa di emozioni in aree diverse e per scopi diversi. Questo interesse l’ha spinta ad indagare negli ambiti della psiche umana che favoriscono o limitano l’evolversi della persona, ne caratterizzano il suo apprendimento e ne determinano un benessere socio-psico-fisico funzionale e dinamico.
Inoltre, in qualità di counselor sistemico relazione (attività professionale che tende ad orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità del cliente, promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e stimolando le capacità di scelta. Si occupa di problemi non specifici – prendere decisioni, miglioramento delle relazioni interpersonali – e contestualmente circoscritti – famiglia, scuola, lavoro, ndr), si è posta l’obiettivo di ricondurre all’armonia quegli stati conflittuali all’interno dell’individuo, della coppia e della famiglia che, spaziando in mondi diversi di interattività sociale, finiscono per intrecciarsi e completarsi vicendevolmente creando quell’unità che è meta desiderata nel mondo contemporaneo.
“E’ il secondo libro che scrivo in lingua italiana – ci dichiara l’Autrice – ed è articolato in quattro tempi e si snoda su un periodo di vent’anni di componimenti selezionati e scelti per quest’opera in particolare. Parla di quelli che sono gli aspetti della vita, quelli che possono essere i primi esordi, le fate, gli gnomi, le pozioni, le streghe: sogni di bambine. Poi si cresce, quindi il secondo momento storico, dove si iniziano a fare pensieri da adulta: dove vado, cosa faccio, mi sposo, non mi sposo… Poi si vive, ed è il terzo momento: alle volte la vita porta con se tanti interrogativi, tante porte aperte e tante chiuse, tante gioie, tanti drammi. E da questi drammi si può solo evolvere, se il pensiero va verso lo spirito. E siamo al quarto momento, per cui dalla terra al cielo. E’ un percorso di vita: la parabola della vita. Penso che ci siano componimenti dove ognuno si può incontrare, rivedere, riscontrare. – e così conclude – Sono una linguista, quindi alcuni componimenti hanno di per se un’impronta più tecnica, più da studiosa, più da ricercatrice. Ci sono componimenti che hanno tutte le parole che iniziano con la lettera ‘p’, oppure altri dove le parole danzano, si gioca con le preposizioni, si gioca con gli affetti. Si gioca col pensato, col detto, col sospettato, col desiderato, coll’immaginato, col vissuto e col sognato. Ci sono molti ambiti che si toccano con gioia e altri invece dove la gioia è più nascosta ma viene benedetta da questa fede immensa che incarna una nuova realtà.”
Pino Brancaccio e Eva Contigiani hanno letto alcuni brani del volume, accompagnati alle chitarre dal duo “Lino e Antonio”. A presentare la serata Peppe Di Maio.
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