Si è tenuta stamane presso il tribunale di Torre Annunziata l’udienza relativa al procedimento giudiziario messo in piedi dalla curatela della Società di fatto del crack Deiulemar contro la banca maltese accusata di aver favorito la migrazione di capitali all’estero da parte degli armatori. L’assise si è conclusa intorno alle 14 e può definirsi interlocutoria, con il giudice Valentina Vitulano che si è riservata dal prendere delle decisioni in merito. Nello specifico, nella prima parte dell’udienza è stata presentata, da parte dei legali che tutelano gli interessi dei risparmiatori, la richiesta di un sequestro conservativo relativo ai beni confluiti nei trust che la banca maltese avrebbe custodito. Si tratta di società schermo appositamente costituite e facenti parte di un’operazione di distrazione transnazionale finalizzata a sottrarre gli asset della Deiulemar alle pretese risarcitorie degli obbligazionisti truffati. Numerose sono state le eccezioni preliminari che come da prassi sono state sollevate dalla controparte, con il giudice che si è riservata di dare una risposta entro il termine di 15/20 giorni. Dopo una pausa , nella seconda parte dell’udienza, il giudice Vitulano ha deciso di prendersi del tempo per esaminare la proposta di sequestro conservativo prima di dare il via ad un processo vero e proprio. Fase di stallo insomma, prima di entrare nel vivo di una causa sulla quale gli obbligazionisti fanno molto affidamento nella speranza di poter accrescere le possibilità di recupero.
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Deiulemar – Assalto al tesoretto maltese, udienza interlocutoria: chiesto sequestro conservativo
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