Nuovo corso nel Partito Democratico di Torre del Greco. Il neo segretario cittadino, durante il congresso di domenica ha reso pubbliche le sue linee programmatiche, con al centro il riscatto della città ed il ruolo del PD.
Meo ha sottolineato che il punto centrale di questa nuova fase politica deve essere: “la costruzione di un programma, che non sia il solito pamphlet elettorale, ma che si traduca in una agenda concreta ed operativa delle cose da fare”. Si tratta, ha dichiarato: “di individuare gli obiettivi programmatici e con essi le strategie da mettere in campo per raggiungerli”. Un punto di vista programmatico e pragmatico, che va dai servizi sociali, all’ambiente, fino alla valorizzazione del patrimonio e delle tradizioni comunali.
L’avvocato torrese ha poi evidenziato come sia di fondamentale importanza la partecipazione di tutti alla definizione del programma politico: “La costruzione del programma politico, sulla scorta delle macro aree tematiche indicate, richiede anzitutto una apertura verso la Città”.
Tre principali tappe principali individuate per il prossimo futuro:
– 1) Novembre 2017 – Gennaio 2018, fase di apertura alla Città attraverso l’incontro ed il confronto sulle aree tematiche di intervento, con conseguente raccolta di idee e delle proposte che ne deriveranno;
– 2) Febbraio – Marzo 2018, fase di riordino ed elaborazione della piattaforma programmatica sulla base dei risultati acquisiti;
– 3) Aprile 2018, conferenza programmatica per la presentazione della piattaforma elaborata e delle linee guida di intervento;
Questo il testo integrale del documento letto dopo la proclamazione.
- – Torre del Greco. L’esigenza del riscatto. Lo sguardo verso il futuro.
Le vicende recenti ci hanno restituito una Città abbattuta, affranta, piegata. Già la profonda crisi congiunturale degli ultimi anni, particolarmente sentita nel meridione d’Italia, aveva duramente fiaccato i migliori ed un tempo floridi settori produttivi della nostra Città (artigianato orafo, corallo, floricultura, cantieristica navale, settore marittimo).
Il quadro economico negativo ha poi trovato a Torre del Greco ulteriore e peculiare aggravamento con la ben nota tragedia della soc. Deiulemar che fallendo, ha portato via con sé, letteralmente depredandoli, i risparmi di una intera collettività.
Famiglie, già in difficoltà, si sono ritrovate ancor più povere perché private dei risparmi accumulati negli anni.
Ne ha risentito tutto il settore economico cittadino, che ha dovuto fare i conti con una crisi severa e certamente mai conosciuta prima.
In questo panorama complesso, difficile, si è innestata la vicenda della trascorsa amministrazione, che ha portato la Città alla ribalta delle cronache nazionali, per i fatti di malcostume amministrativo e gestionale che ormai son sotto gli occhi di tutti.
Ma pur al cospetto di tale scenario, fatto di tanti tasselli foschi e cupi, c’è una percezione tangibile.
Esiste cioè un’ansia di profondo riscatto che attraversa la Città ed i Cittadini.
Si scorge nei discorsi dei giovani, e non sono pochi, che hanno deciso di restare in Città ed aprire nuove realtà imprenditoriali (pensiamo, per fare qualche esempio, ai nuovi locali del Porto; oppure alle attività apertesi di recente nella limitrofa zona del C.so Garibaldi).
Si avverte nei comitati di risparmiatori defraudati dalle società armatoriali che organizzati ormai da tempo, si battono costantemente per riaffermare il principio di giustizia, senza mai scoraggiarsi pur dinanzi agli innumerevoli rivoli ed alle lungaggini dei processi.
Si tocca con mano nelle energie del comitato pro Maresca e nella lotta incessante di tutti coloro che ne fanno parte, per mantenere un presidio di Sanità sul nostro territorio.
E’ un sentimento di riscatto costante, che si manifesta con forza ogni qual volta c’è una festa cittadina, momenti nei quali riaffiora come un fiume inarrestabile il sentimento identitario, direi l’orgoglio di riconoscersi Torresi ed appartenenti ad un’unica comunità.
In una parola Torre del Greco non muore mai; i cittadini Torresi rialzano sempre la testa e combattono anche di fronte alle avversità più ostiche.
Siamo del resto un popolo di antichi marittimi e navigatori, dunque tradizionalmente pronti a sfidare le onde più alte del mare e della vita.
Post fata resurgo, non è quindi solo un’eco lontana, un antico brocardo, ma è oggi la voglia di riscattarsi di una comunità che ormai da troppo tempo è stata privata del sogno di un futuro migliore e più prospero.
Al cospetto di un simile scenario, viene da porsi un interrogativo: c’è bisogno ancora di politica in Città?
Questa la domanda che tutti si pongono, specie dinanzi ai fatti amministrativi degli ultimi mesi cui si accennava, che hanno ancor di più minato la fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali.
Certo, rispondiamo con forza e determinazione, che c’è bisogno di Politica.
Perché senza la Politica, senza il momento in cui devono fondersi e confrontarsi tutti i bisogni collettivi per fare sintesi e sfociare in decisioni condivise e partecipate, quell’ansia di riscatto resterebbe senza voce, resterebbe solo un moto dell’animo, destinato prima o poi a disperdersi.
La Politica, come partecipazione alla vita pubblica e democratica, come risposta concreta alle istanze sociali e culturali, serve anzi più che mai nei momenti in cui tutto sembra perso e difficilmente recuperabile, perché è l’unica strada, seria e credibile, che una comunità può percorrere per rilanciarsi e ritrovare nuova linfa.
Vale a tutti livelli, vale per la nostra Città.
La Politica quindi. Il Primato irrinunciabile della Buona Politica, come ha di recente ricordato il Segretario Nazionale del PD alla conferenza programmatica tenutasi a Pietrarsa.
- – Il PD cittadino come forza propulsiva per ripartire.
Se quindi in Città, adesso più che mai c’è bisogno di Politica, non vi è dubbio che il PD di Torre del Greco, forza politica da sempre rimasta in campo, è oggi investito di una primaria e centrale responsabilità.
E’ il PD, insieme a tutte le altre forze sane della Città, a dover svolgere il compito, arduo ma al tempo stesso entusiasmante, di guidare questo processo di rinascita e di riscatto della nostra Comunità.
Si tratta di un appuntamento diremmo quasi storico e certamente irripetibile, che non può essere tradito, perché significherebbe tradire la Città stessa.
Bisogna quindi mettere in campo tutte le energie e le competenze disponibili per creare le condizioni di rilancio, per affrontare i problemi sempre più impellenti della Comunità di Torre del Greco e per rispondere con le giuste ed urgenti soluzioni.
In una sola parola è necessario dare corpo ad un programma di governo cittadino che, partendo dai bisogni e dalle necessità della nostra gente, individui ricette capaci di dare risposte adeguate, quelle che ormai da troppo tempo mancano.
Ecco il nerbo, il punto centrale di questa nuova fase politica che si apre in Città: la costruzione di un programma, che non sia il solito pamphlet elettorale, ma che si traduca in una agenda concreta ed operativa delle cose da fare.
Occorre dunque concentrarsi su questo lavoro di costruzione della piattaforma programmatica del futuro governo cittadino, perché è solo ripartendo dai contenuti che si può disegnare una efficace prospettiva amministrativa, e con essa una nuova prospettiva di Città.
- – Una nuova visione di Città. I pilastri programmatici da sviluppare.
Si tratta allora di individuare gli obiettivi programmatici e con essi le strategie da mettere in campo per raggiungerli.
Di seguito le aeree tematiche principali sulle quali siamo convinti si debba da subito intervenire.
I – Un programma di riqualificazione e rilancio dei servizi: il Comune come erogatore e garante dei servizi di competenza.
Un piano traffico moderno e un piano di viabilità, accompagnati da un servizio trasporti efficiente possono garantire il superamento del traffico cittadino, e promuovere un processo di unificazione della Città.
Torre sì quindi policentrica, ma con collegamenti veloci e frequenti che restituiscano giusta inclusione alle periferie, ad oggi troppo spesso tagliate fuori dal centro cittadino.
Tutti i servizi erogati dal Comune (dal cimitero, al trasporto scolastico, alle mense scolastiche) devono essere accessibili e garantiti con trasparenza.
Dovrà essere intensificato il processo di digitalizzazione dei servizi anagrafici e del SUAP.
II – Tutela dell’ambiente, a cominciare dalla valorizzazione della risorsa mare, attraverso attenzione ed implementazione di tutti i progetti in campo per la depurazione ed il convogliamento delle acque reflue, onde perseguire l’obiettivo della permanente balneabilità del tratto di litorale cittadino.
Nel contempo un radicale miglioramento del servizio di raccolta dei rifiuti, con la realizzazione di un piano cittadino di raccolta coerente e rispondente alle esigenze dei cittadini, oltre che adeguato ed alla peculiare conformazione e distribuzione urbanistica della Città. Il tutto coniugato con politiche di riduzione e prevenzione dei rifiuti che devono necessariamente prevedere interventi di informazione e di educazione ambientale sui singoli cittadini e sulle categorie economiche.
Un piano di prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico.
III – Razionalizzazione delle politiche sociali, creando una precisa mappatura del disagio, ed eliminando le sacche di spreco presenti. La tutela dei cittadini più in difficoltà deve diventare una priorità costante, attraverso interventi, non occasionali, ma di sistema fondati su principi di trasparenza ed effettivo bisogno.
In tale scenario occorre anche promuovere interventi che avvicinino e rendano sempre più fruibile la Città ai nostri concittadini diversamente abili, mediante misure immediate di progressivo abbattimento ed eliminazione di tutte le barriere architettoniche della Città, attraverso il piano di programmazione e coordinamento previsto dalla normativa in materia (cd. P.E.B.A. – piano di eliminazione delle barriere architettoniche, di cui alla legge n. 18/2009 del 03.03.2009 e successivo D.P.R. del 04.10.2013).
IV – Politiche di sviluppo occupazionale. Riportare il lavoro a Torre del Greco.
Creare cioè progetti, anche attingendo con competenza e prontezza ai finanziamenti disponibili, che ricollochino Torre del Greco in un contesto produttivo, commerciale e turistico che possa creare nuove prospettive occupazionali.
Lavoro e sviluppo dunque come coordinate fondamentali della nuova piattaforma programmatica, consapevoli che senza lavoro, specie per i giovani, non si può immaginare alcun futuro della Città.
V – Valorizzazione e recupero del patrimonio immobiliare comunale, anzitutto mediante un inventario più dettagliato ed informatizzato dei beni a disposizione, per garantire nuove e più moderne forme di utilizzo e destinazione per la Città.
Nel contempo promozione e valorizzazione dei beni storici e culturali presenti sul territorio (a partire da Villa delle Ginestre e Villa Sora), per recuperare indotti turistici ed economici da tempo troppo emarginati, in linea con gli obiettivi del Grande Progetto Pompei.
VI – Ripristinare percorsi di identità e tradizione in Città, riscoprendo le antiche tradizioni e le Feste, al fine di promuoverne con le forme più moderne di marketing territoriale l’identità, così favorendo nel contempo momenti di rilancio delle attività economiche e commerciali. A cominciare ad esempio dall’antica Festa dei Quattro Altari, che pure costituiva un appuntamento annuale di riferimento e di ritrovo della Città per celebrare la propria storia religiosa, ma anche di riscatto civile.
- – Il metodo partecipativo. Aprirsi alla Città.
La costruzione del programma politico, sulla scorta delle macro aree tematiche indicate, richiede anzitutto una apertura verso la Città.
E’ chiaro a ciascuno di noi che se si decidesse di partorire un programma calato per così dire esclusivamente dall’alto, si rischierebbe di dar vita all’ennesima raccolta di annunci o di slogan, senza alcuna attrattiva per i cittadini e che anzi essi avvertirebbero come mero tentativo di propaganda in vista delle prossime elezioni.
Quando invece pensiamo ad un programma partecipato, costruito dal basso, pensiamo ad un modello esattamente opposto.
Pensiamo ad interventi e progetti che passino per l’ascolto ed il confronto con i cittadini.
Dunque immaginiamo una piattaforma politica che, a partire dalle macro aree di intervento delineate, prenda corpo e si declini attraverso l’ascolto di tutti i centri di interesse, i comitati di quartiere, le associazioni, gli enti no profit, i gruppi di volontariato, le categorie presenti in Città, in una parola ascoltando tutti i corpi cittadini portatori di interessi diffusi.
In tal modo si darà forma ad un programma che realmente, partendo dalle criticità attuali, ponga al centro soluzioni condivise e fattibili.
Tale lavoro presuppone dunque un Partito Democratico aperto, con una organizzazione snella ed efficace, a cominciare dalla segreteria, che si articoli per dipartimenti tematici (ambiente, lavoro ed attività produttive, trasporti e servizi pubblici, cultura, turismo, urbanistica ecc.), ciascuno dei quali chiamato a compiere questo lavoro di ascolto, per poi tradurlo in linee di indirizzo e di intervento da inserire nella costruenda piattaforma programmatica.
Uno sforzo ambizioso, ma necessario, che potrà avvantaggiarsi di tutti gli strumenti che ciascun dipartimento riterrà più utili e confacenti (assemblee pubbliche, forum tematici, gazebi in Città, interventi sui social, convegni ecc.).
Questa “apertura” alla Città, oltre a consentire l’edificazione di una piattaforma programmatica seria e coerente con quanto chiedono i cittadini, produrrà un ulteriore ed auspicato risultato, ovvero il riavvicinamento del partito alla propria comunità, colmando un divario che, per ragioni che sarebbe troppo difficile e digressivo analizzare in questa sede, si è in questi anni creato.
E’ del resto in questo solco formatosi tra i cittadini e la politica, che hanno poi trovato spazio movimentismi e populismi che pure oggi hanno voce e che pretendono ergere la critica ed il dissenso ad un unico e centrale valore da perseguire.
Il metodo della partecipazione diventa quindi strumento ma al tempo stesso obbiettivo, ed è per questo che rappresenta un pilastro fondante ed irrinunciabile del lavoro che il partito dovrà fare da subito e per i prossimi mesi.
- – Il piano operativo. Il calendario organizzativo.
La costruzione della piattaforma programmatica esige essa stessa una agenda dei lavori, più correttamente un cronoprogramma operativo.
Non c’è molto tempo, risultando quanto mai vicine le prossime elezioni amministrative in Città, appuntamento a cui bisogna giungere, per quanto detto, quanto mai pronti e preparati.
Immaginiamo quindi un percorso temporalmente articolato in tre principali tappe:
– 1) Novembre 2017 – Gennaio 2018, fase di apertura alla Città attraverso l’incontro ed il confronto sulle aree tematiche di intervento, con conseguente raccolta di idee e delle proposte che ne deriveranno;
– 2) Febbraio – Marzo 2018, fase di riordino ed elaborazione della piattaforma programmatica sulla base dei risultati acquisiti;
– 3) Aprile 2018, conferenza programmatica per la presentazione della piattaforma elaborata e delle linee guida di intervento;
Potremmo definire questa terza tappa del cronoprogramma, mutuando un’espressione felice e calzante, come Stati Generali della Città, mediante la quale sarà presentato ai cittadini il programma, costruito anche con il loro contributo, delle cose concrete che a partire dalla prossima amministrazione intendiamo realizzare.
- – Il tema delle alleanze e della futura coalizione.
I principi guida esposti, soprattutto il lavoro che intendiamo fare, lungi dall’accantonare o glissare sul tema delle alleanze in vista della prossima tornata elettorale, finiscono a ben guardare per rendere già plasticamente la strada che il PD cittadino intende seguire.
Si tratta dell’unica strada, dell’unica via di fatto percorribile: ovvero allearsi con le forze sane, politiche e civiche, che intendono condividere questo lavoro a farsi nei prossimi mesi e le linee guida che lo caratterizzano.
Non è uno slogan affermare che il PD “starà con chi ci sta”, con coloro cioè che decideranno di stare dalla parte della Città e del nuovo programma politico.
Non ci appassionano quindi, né soprattutto interessano ai cittadini, le dispute sul nome del candidato a Sindaco o sulle geometrie della coalizione che lo sosterranno.
Ci interessa impegnarci in questi prossimi mesi per la costruzione della piattaforma politica e del programma della nuova amministrazione, consapevoli che una volta indicati e condivisi gli obbiettivi programmatici, sarà anche agevole compiere le scelte più opportune per realizzarli.
- – L’impegno di tutto il PD cittadino.
Care democratiche e cari democratici, come potremmo pensare di lasciare questi traguardi ambiziosi, che ci prefiggiamo, al lavoro isolato del segretario e della segreteria cittadina?
E’ evidente che senza il contributo di tutti, di tutte le energie e competenze che vivono ed animano il nostro circolo di Torre del Greco, nessun obbiettivo sarebbe raggiungibile.
Perciò lavorare tutti e tutti insieme.
Da questo punto vista l’unità e la sintesi, che hanno consentito di superare ogni divario, che ci hanno portato a questo Congresso Cittadino con una piena convergenza e condivisione, debbono continuare ad essere la nostra stella polare.
Così come il Pd di Torre del Greco dovrà promuovere e conservare un dialogo costante, un collegamento permanente, con i livelli più alti del Partito.
Solo in questo modo, lavorando cioè di concerto con il partito provinciale, anch’esso impegnato in questi giorni per il congresso, e con quello regionale e nazionale, potremo partorire risultati di ampio respiro e duraturi.
Mai come in questo momento storico il PD guida tutti i livelli istituzionali sovracomunali e quindi può dare un supporto ed un apporto concreto alle progettualità che si intendono portare più da vicino a Torre del Greco.
In questo percorso il circolo si ritrova particolarmente avvantaggiato potendo letteralmente beneficiare della costante presenza della Consigliera Regionale On. Loredana Raia che, in quanto nostra iscritta, dirigente, amica e concittadina, mai fa mancare il proprio sostegno ed il proprio contributo in tutti gli appuntamenti del nostro circolo e della Città.
Occorre perciò letteralmente sfruttare questa importante rete politica ed istituzionale a tutti i livelli, per consentire che le progettualità per Torre del Greco siano presenti e vivano in tutte le più alte sedi decisionali.
- – Ringraziamenti e conclusioni.
Questa l’ennesima grande sfida che il PD di Torre del Greco si appresta ad affrontare.
E’ ovviamente doveroso a questo punto un ringraziamento a coloro che fino ad oggi hanno guidato il nostro circolo, consentendo che arrivassimo qui, a questo importante Congresso tutti uniti e con lo sguardo verso il futuro.
Non è retorica riconoscere che senza il nostro Segretario Antonio Cutolo, senza il suo generoso impegno, non saremmo oggi qui, a parlare di futuro e di agenda politica.
Il grazie va quindi a lui e ai suoi vicesegretari nella persona di Paola Mazza ed Andrea Di Lecce, ma anche a tutti i componenti del Direttivo del circolo, al Gruppo Consiliare uscente (Clelia Gorga, Lorenzo Porzio, Michele Polese, ed al capogruppo Salvatore Romano), e a tutti coloro che hanno profuso e continuano a profondere preziose energie per il partito.
Soprattutto un grazie va ai nostri iscritti, alle donne ed agli uomini democratici, senza i quali semplicemente non esisteremmo e che dunque, insieme a tutti i nostri concittadini, rappresentano il riferimento costante cui guardare in tutto quello che quotidianamente facciamo.
Questi gli auspici ed i sentimenti con cui presentiamo questa candidatura alla segreteria del congresso del PD di Torre del Greco, consapevoli del duro impegno che decidiamo di assumere, ma anche con l’entusiasmo e la consapevolezza di far parte di una meravigliosa squadra di donne e di uomini.
Si care amiche ed amici democratici, basta guardarci gli uni con gli altri per scorgere che, al di là delle dialettiche che devono pur vivere (anzi guai se non ci fossero, non saremmo una forza politica e democratica), siamo donne ed uomini onesti e di buona volontà, uniti da un profondo rispetto per le Istituzioni e da un altrettanto riconoscibile generoso senso civico che ci induce a batterci costantemente e senza sosta per la nostra Città, sacrificando spesso tempo libero, famiglia, affetti.
Noi ci crediamo e continueremo a crederci, sempre.
E’ questo il collante che ci unisce, che fa di noi una forza politica vera, radicata e forte, e che ci dovrà sempre guidare.
Consapevoli che solo stando insieme ed uniti potremo realizzare quanto di meglio vogliamo per i nostri figli, i nostri cari, i nostri concittadini, la nostra Comunità.
Evviva il PD, evviva Torre del Greco.
Massimo Meo
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