Si è svolta stamane l’ennesima udienza del processo penale d’appello relativa al crack Deiulemar, uno snodo importante per la vicenda del colosso armatoriale torrese che ha bruciato i risparmi di migliaia di famiglie. Il momento clou dell’udienza, alla quale hanno assistito tanti obbligazionisti partiti all’alba da Torre del Greco, è stato quello della arringa del Procuratore Generale. Se da un lato è stato chiesto di riconoscere il reato di associazione a delinquere, dall’altro è stata chiesta anche una riduzione degli anni di carcere inflitta in primo grado agli armatori falliti. E’ stata infatti proposta una diminuzione da 18 anni a 12 e mezzo, il tutto tra lo stupore e la rabbia generale degli obbligazionisti. Se l’associazione a delinquere rappresenterebbe una svolta importante, la riduzione di pena sarebbe una mezza beffa per coloro che hanno perso i risparmi di una vita. Da segnalare anche la presenza di un avvocato di una società di noleggio tedesca, che ha presentato certificati di recupero per 20 milioni di euro, nonchè la richiesta da parte del legale della Shipping di un risarcimento. Ora appuntamento all’udienza del 13 settembre, con la sentenza attesa a novembre.
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Deiulemar – Processo penale: chiesta l’associazione a delinquere e una riduzione di pena per gli ex armatori
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