Nuova manifestazione di protesta dei dipendenti dei centri Aurora di Portici, Dimensione Azzurra di Torre del Greco sanitario pubblico e Centro Plinio di Ercolano. Di seguito il comunicato inoltrato dalla CGIL alla direzione Generale della Asl Napoli 3 Sud.
Trentasei lavoratori già licenziati, altri duecento senza stipendio da mesi e sotto ricatto occupazionale; questo è il bilancio della gestione in accreditamento delle Aziende in oggetto.
E’ al solo scopo di tutelare il diritto al lavoro ed il diritto alla salute che la FP Cgil ha lanciato l’operazione ‘trasparenza’. Perché vi sia un reale controllo degli accreditamenti e dell’utilizzo dei soldi e delle prestazioni operate per conto del SSR.
Ora è il momento che il pubblico si riappropri di quanto è suo; per questo pensiamo che si debba intervenire sul sistema dell’accreditamento, delle liste di attesa, delle cessioni di ramo d’azienda, del dumping contrattuale, delle ingerenze politiche e delle infiltrazioni locali. Allo stesso tempo si deve produrre il riequilibrio pubblico/privato con il ritorno delle prestazioni erogate direttamente dal Servizio Pubblico; il trasferimento dei lavoratori contestualmente a quello delle convenzioni attraverso una clausola di solidarietà occupazionale e la revoca degli accreditamenti a tutti quei soggetti che non rispettano le regole; una clausola sociale che garantisca l’erogazione degli stipendi direttamente dalle Asl ai lavoratori per limitare dannose strumentalizzazioni e perenni ricatti.
Ileana Remini, segretario FP Cgil Napoli e Campania, così dichiara: “Noi questa mattina partiamo dalla villa comunale di Torre del Greco per raggiungere la Direzione Generale dell’Asl Napoli 3 e presentare la nostra piattaforma. Noi lo diciamo chiaramente: crediamo che in queste circostanze le strutture private accreditate non possano più essere accreditate definitivamente con il Servizio Sanitario pubblico. Per cui – continua il segretario – chiediamo all’Asl Napoli 3 Sud di ritirare le convenzioni ai centri in questione, di redistribuirle nel pubblico e con esse i lavoratori assieme alle convenzioni con chiunque – pubblico o privato che sia – abbia tutta le intenzione di rispettare le regole degli accreditamenti, perché parliamo di soldi pubblici, parliamo di diritto alla salute per i cittadini che non può essere lasciato in mano a chi mercanteggia con i diritti”.
FOTO DI PASQUALE D’ORSI
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