Domenica 5 febbraio si è celebrata la festa della patrona di Santa Maria di Portosalvo. “Un festeggiamento liturgico” come ricorda don Daniele “di sola preghiera rivolta a Dio per tutte quelle persone che hanno subito il dramma della morte, dei terremoti, delle valanghe, rimandando ai mesi estivi un incontro con le due realtà di San Giuseppe alle Paludi e di Portosalvo”. Ad officiare il rito religioso S.E.Monsignor Lucio Lemmo – vescovo ausiliare di Napoli – accolto sul sagrato della chiesa di Portosalvo dal parroco don Daniele, dal gruppo di Sbandieratori e musici di Torre del Greco e dalla banda musicale ‘I Corallini’ diretti dal m° Francesco Izzo. La Chiesa di Portosalvo fu fatta costruire da un signorotto napoletano che era solito trascorre le sue villeggiature in una casa presso la nostra marina. La chiesa fu pronta nel 1800 e dedicata alla Madonna di Portosalvo protettrice dei pescatori e dei marinai. Nel 1944 divenne Parrocchia e ne prese possesso la Curia Arcivescovile di Napoli. Diretta allora dal Parroco Bernardino Ascione, quindi da don Luigi Acampora, poi da don Francesco Rivieccio e infine – da circa due mesi – da don Daniele Izzo. Sull’altare maggiore vi è il quadro di Santa Maria di Portosalvo col Bambino, in una scenografia ricca di elementi locali e religiosi: gli angeli, le nuvole, il Vesuvio, il porto. Come in altre Chiese non mancano ai lati dell’altare “Annunciazione” e “Visitazione”. In una cappella c’è San Raffaele ed in un’altra San Gennaro ed altre tele del 700.
Pasquale D’Orsi
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