REINA 7,5: il suo ritorno è stato decisivo per la grande stagione degli azzurri. Guida con autorità la difesa facendo valere le sue grandi doti di uomo carismatico anche all’interno dello spogliatoio. Parate importanti soprattutto nel girone di andata, cala nel finale con qualche sbavatura ma nel complesso è un valore aggiunto. FONDAMENTALE.
GABRIEL 5,5: in Europa League non sfigura, in campionato nell’unica presenza contro l’Udinese para un rigore a Thereau ma vanifica il tutto con unA papera che spiana la strada alla vittoria dei friulani. ACERBO.
RAFAEL s.v.: zero presenze, relegato a terzo portiere dopo il pessimo campionato passato. DIMENTICATO.
HYSAJ 7,5: tra le grandi sorprese di quest’anno. Arrivato in punta di piedi ruba la maglia da titolare a Maggio presidiando la fascia destra per l’intera stagione. Inesauribile nel garantire copertura e diagonali difensive, ottimo contributo in fase di spinta sovrapponendosi con Callejon. Rendimento costante e sempre di alto livello. SORPRESA.
ALBIOL 7,5: si lascia alle spalle la brutta stagione dello scorso anno ritornando quello delle prime apparizioni in maglia azzurra. Sicuro di sé e senza fronzoli, tiene sempre bene la posizione fungendo da ultimo baluardo. Con Koulibaly forma una coppia solidissima. ARCIGNO.
KOULIBALY 8: probabilmente il giocatore che ha avuto il più ampio margine di crescita rispetto allo scorso anno. Non sono mancate gare in cui ha sofferto del solito black out ma ha avuto un rendimento molto più continuo e di alto livello rispetto alla gestione Benitez. Interventi energici e chiusure puntuali condite da uscite palla al piede di prepotenza che spesso infiammano il San Paolo. INVALICABILE.
GHOULAM 7: ottima stagione anche per l’algerino che sulla fascia sinistra abbina le due fasi grazie alla sua ecletticità. Non manca qualche buco lasciato alle sue spalle dovuto alla maggiore vocazione ad offendere ma nel complesso dalle sue parti si rischia poco. ESUBERANTE.
MAGGIO 6: partito titolare nelle gerarchie di Sarri perde il posto dopo poche gare a favore di Hysaj che con la sua esplosione lo relega ai margini. Poco impiegato ma mai una parola fuori posto e tanta dedizione al servizio della squadra. UMILE.
CHIRICHES 6,5: diventa ben presto un titolare aggiunto. Salvo lo svarione contro il Chievo quando viene chiamato in causa non fa mai rimpiangere i titolari. Gioca sempre con tranquillità e personalità, molto utile anche sulle palle alte. Tempestivo e concreto negli interventi. SOLIDO.
REGINI s.v.: arrivato nel mercato di Gennaio per sostituire il partente Henrique non viene praticamente mai impiegato se non per uno scampolo di gara contro il Frosinone all’ultima giornata. Si prevede un suo ritorno alla Sampdoria. INGIUDICABILE.
HENRIQUE s.v.: fuori dagli schemi di Sarri, nonostante la sua duttilità il tecnico azzurro non lo vede. Ceduto a Gennaio. BOCCIATO.
STRINIC 6: impiegato specialmente in Europa League garantisce maggiore copertura rispetto a Ghoulam facendo perdere qualcosa in fase di spinta. Le sue condizioni fisiche non sempre ottimali gli riducono drasticamente il minutaggio. Alla fine poche presenze ma rappresenta una valida alternativa. AFFIDABILE.
ALLAN 8: il vero polmone del centrocampo azzurro. Corre come un dannato, recupera una miriade di palloni e si propone anche in avanti con le sue percussioni. Sigla un discreto bottino di reti diventando ben presto insostituibile. Dinamismo e tenacia le sue caratteristiche migliori. ONNIPRESENTE.
JORGINHO 8: altro giocatore rinvigorito dalla cura Sarri. Nel centrocampo a tre emergono le sue caratteristiche di palleggiatore e costruttore del gioco. Tocca tantissimi palloni a partita senza mai sbagliare un appoggio. Si fa sempre vedere per ricevere palla, verticalizza con intelligenza. Relega ai margini della rosa Valdifiori arrivato in pompa magna come pupillo di Sarri. RINATO.
HAMSIK 8: stagione sontuosa quello dello slovacco che torna decisivo in termini di gol e assist. 6 reti in campionato, raggiunge Maradona a quota 81 reti in Serie A con la maglia del Napoli, e 11 assist il ricco bottino di Marechiaro. Sempre nel vivo del gioco con geniali intuizioni per i compagni, pronto a sacrificarsi per dare equilibrio alla squadra. FARO.
VALDIFIORI 5: era il regista designato da Sarri per il centrocampo azzurro ma le sue prestazioni non sono mai state all’altezza. Poco intraprendente in fase di costruzione del gioco, non riesce a dare le giuste geometrie alla manovra azzurra. Leggerino in fase di interdizione, ben presto perde il posto a favore di Jorginho finendo per essere impiegato solo in Europa League. DELUSIONE.
DAVID LOPEZ 6: impiegato spesso per far rifiatare Allan o Hamsik a gara in corso, risulta sempre affidabile nonostante qualità tecniche non eccelse. Generosità e sacrificio le sue doti migliori. Fa valere il fisico in mediana, gioca facile garantendo il giusto filtro per rompere il gioco avversario. Non disdegna qualche conclusione o sortita offensiva. GREGARIO.
CHALOBAH 6: il giovane centrocampista di proprietà del Chelsea viene schierato soprattutto in Europa League facendo intravedere buone qualità tecniche ed una certa personalità. Si fa notare soprattutto per il bel gol rifilato al Legia Varsavia. Nel complesso sono pochi i minuti che gli riserva Sarri, si prospetta un ritorno alla base. PROMESSA.
GRASSI s.v.: arrivato a Gennaio si fa subito male. Non riesce a fare l’esordio in maglia azzurra, talento importante in prospettiva futura. SFORTUNATO.
INSIGNE 8,5: stagione superlativa per il folletto di Frattamaggiore, capace di andare in doppia cifra si in termini di gol che di assist. Con ben 12 reti e 10 assist rappresenta insieme ad Higuain il fulcro dell’attacco azzurro. Spesso imprendibile nell’uno contro uno, ritrova il fiuto del gol dei tempi di Pescara. Importante anche in fase di ripiegamento. SONTUOSO.
HIGUAIN 10: non ci sono parole per descrivere la stagione leggendaria del Pipita. Con 36 reti in Serie A frantuma il record detenuto da Nordahl che si fermò a 35. Lo fa in maniera clamorosa grazie ad una tripletta all’ultima giornata, con l’ultimo gol in rovesciata. Segna in tutti i modi, tutto ciò che tocca diventa oro. Catalizzatore della manovra offensiva, semina il terrore nelle difese avversarie. Autentico mattatore della stagione. IMMENSO.
CALLEJON 7,5: rapporto difficile con il gol nella prima parte di stagione nonostante i suoi movimenti siano sempre giusti. Continui tagli alle spalle delle difese avversarie ma manca la solita lucidità sotto porta. In Europa segna con una certa facilità e man mano si sblocca anche in campionato, alla fine chiude con 7 reti. Fondamentale in entrambe le fasi di gioco, con Hysaj forma un catena di destra iperattiva. IMPRESCINDIBILE.
MERTENS 7: in campionato poche volte viene schierato dal primo minuto, in compenso entra sempre a gara in corso. L’impatto sulle gare è quasi sempre ottimo, salta l’uomo con facilità creando sempre presupposti per far male. Buon bottino di gol e assist rispetto al minutaggio riservatogli da Sarri. TITOLARE AGGIUNTO.
GABBIADINI 6: la stratosferica stagione di Higuain lo costringe a restare a guardare. Sarri lo vede soltanto come punta centrale e lo spazio per lui è limitato. Quando viene impiegato fa comunque vedere le sue grandi qualità tecniche, soprattutto il suo gran sinistro da fermo di una precisione e potenza non indifferente. Finisce per perdere la fiducia giocando quasi senza voglia. SFIDUCIATO.
EL KADDOURI 6: molti scampoli di partita per lui nel tridente offensivo, si toglie qualche soddisfazione dimostrando buone qualità tecniche. UTILE.
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