La riapertura delle scuole ripropone una tematica che negli ultimi anni sta diventando una vera e propria piaga sociale e che nelle aule scolastiche trova la sua massima diffusione: il bullismo, ossia, come definito dalla relazione illustrativa alla Legge Regionale n. 11 del 22/05/2017, “il fenomeno con cui un individuo o un gruppo di persone compiono azioni reiterate a danno di una o più vittime che provocano sentimenti di ansia, di timore, di isolamento o di emarginazione, attraverso atti o comportamenti vessatori, pressioni o violenze fisiche o psicologiche, istigazione al suicidio o all’autolesionismo, minacce o ricatti, furti o danneggiamenti, offese o derisioni per ragioni di lingua, etnia, religione, orientamento sessuale, aspetto fisico, disabilità o altre condizioni personali e sociali della vittima. E una condotta che si traduce in vessazioni e abusi di ogni genere, violenze fisiche e psicologiche, rivolti a chi è incapace di difendersi efficacemente o perché più giovane, o perché meno forte, o ancora perché psicologicamente meno sicuro”.
Relatore di tale legge, che pone la Campania tra le regione all’avanguardia nel contrasto dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo è il Generale Carmine De Pascale, Consigliere Regionale, Capogruppo della lista “De Luca Presidente” ed autore della norma che prevede, tra l’altro, l’istituzione di un “Fondo per la prevenzione ed il contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo” con una dotazione iniziale di € 200.000,00.
“E’ una legge- dichiara il Consigliere Regionale De Pascale– che ho voluto fortemente e che ha come obiettivo quello di strutturare, con il coinvolgimento delle scuole e delle associazioni attive sul territorio, iniziative dirette al contrasto del bullismo e soprattutto destinate a sensibilizzare la percezione di questo fenomeno che, a causa delle moderne tecnologie, sta diventando una vera e propria piaga sociale”
Il riferimento dell’onorevole De Pascale è al cyberbullismo, che del bullismo ne costituisce un’evoluzione.
Il «cyberbullismo» – come si legge nella citata relazione illustrativa- è la manifestazione in rete del fenomeno del bullismo e rappresenta l’insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, messo in atto contro individui attraverso l’utilizzo di strumenti telematici o informatici (sms, mms, foto, video, e-mail, chat-rooms, instant messaging, siti web, telefonate etc…), con lo scopo di provocare intenzionalmente un danno o un disagio alla vittima, incapace di difendersi. Il cyberbullismo è estremamente aggressivo e insidioso in quanto la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web.
“Nel provvedimento – sottolinea il Generale De Pascale– è stata istituita la Settimana regionale contro il bullismo ed il cyberbullismo, che include il 7 febbraio, giornata nazionale dedicata al tema. L’intento della norma è quello di sensibilizzare genitori, alunni ed insegnanti su tale problematica. Il bullismo si può e si deve combattere. Fondamentale è il ruolo degli adulti, sia nelle vesti di genitori che di docenti. La loro mediazione è indispensabile per prevenire e combattere questa grave patologia sociale.”
Il provvedimento nel dettaglio pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
RSS