Un lungo faccia a faccia con Francesco Paolo Oreste, consigliere comunale di Boscoreale del PD, con il quale abbiamo affrontato i temi caldi che riguardano il paese vesuviano. Abbiamo parlato delle recenti dimissioni di Buffone (“Problemi legati non solo all’amministrazione ma anche al partito), dei Manifesti funebri del comune apparsi in città (“un modo di fare politica che non mi piace”), del bilancio in rosso (“difficoltà finanziarie per portare a termine i lavori pubblici”), passando per il trasporto disabili (da affidare) ed il malaffare (“i grandi clan sono stati decapitatati).
Dimissioni di Buffone, un pezzo storico dell’amministrazione che lascia lamentando un forte distacco dalle politiche attuate. Come ha accolto questo gesto e che riflessioni invita a fare?
Anche se appartengo ad una generazione successiva, posso dire Buffone è sempre stato una persona con una coerenza politica unica. Se ha fatto una valutazione del genere il problema non è solo di amministrazione, ma anche a livello di partito. Penso che abbiano inciso più fattori sulla scelta, non solo quello politico. Diversamente si sarebbe confrontato di più anche con noi. Le sue dimissioni mi hanno colto anche un po’ impreparato, anche perché le cose si risolvono insieme, potevamo discuterne di più per cercare di superare il disagio.
Boscoreale è stata tappezzata di manifesti che dichiarano la città morta: davvero così critica la situazione del paese?
Si tratta di un modo di fare politica che non mi piace, si inserisce in un clima poco sereno introno all’amministrazione. Le difficoltà ci sono e ci sono state ma sono dovute ad una serie di concause che dipendono anche da organi sovra comunali che non ci hanno dato il giusto sostegno. Quasi tutti i paesi della Campania hanno avuto problemi con i finanziamenti europei. Come in tutte le città ci sono momenti di difficoltà, in questi casi occorrerebbe un dibattito politico più costrittivo, iniziative come quelle dei manifesti non fanno bene per avviare discorsi politici di crescita.
Le critiche più accese nei confronti dell’amministrazione riguardano i lavori pubblici fermi, il servizio disabili e il pesante debito comunale. Quali misure intendete mettere in campo per porre rimedio?
Il problema del bilancio in rosso dipende strettamente dal fatto che si è deciso di non abbandonare le opere pubbliche in atto, l’accelerazione di questi lavori ha comportato spese a carico dell’amministrazione che ha dovuto anticipare i finanziamenti europei. Il problema del trasporto disabili è una cosa che nasce da un abbandono da parte dell’ente che lo gestiva e che evidentemente non lo riteneva un servizio essenziale, pertanto lo devono gestire i comuni. Il primo passo è stato fatto, abbiamo preso in carico il servizio, ora possiamo affidarlo, possiamo dare un contributo economico alle famiglie o gestirlo internamente.
Soffermandoci sull’accoltellamento e sugli spari durante la festa di Santa Maria Salome, al di là dell’appartenenza politica come si affronta il problema sicurezza in città?
Occorre una maggiore collaborazione con le forze dell’ordine, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione del sistema di videosorveglianza che può essere un deterrente a quella che è una situazione sociale critica. C’è bisogno anche di progetti a lungo termine per garantire maggiore ordine pubblico. I grandi clan sono stati decapitati, ci sono comunque giovani che delinquono, ma che non sono collocati in organizzazioni criminali. Ribadisco che occorre la collaborazione di tutti.
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
RSS