Nel settembre del 2013, una coppia di Torre del Greco dava alla luce, all’ospedale di Boscotrecase un bimbo. Pochi mesi dopo, Aprile 2014, lo stesso veniva venduto ad una coppia facoltosa milanese, per una cifra vicina ai 10.000 euro, il tutto mediato da un 54 enne transessuale. Una storia assurda, che vede ancora una volta al centro un’anima innocente, ora affidata alle cure di una casa famiglie di Torre del Greco.
La denuncia. E’ la stessa giovane donna a denunciare la compravendita, forse pentitasi per l’atto vile. In pratica la donna avrebbe ceduto il figlio al facoltoso milanese, riconoscendolo quale padre naturale della creatura, venuto al mondo a seguito di una (finta) relazione extraconiugale. Ai carabinieri della stazione di Poggiomarino, la donna, ora residente a Terzigno, avrebbe dichiarato di essere stata minacciata di morte.
Il processo. L’inchiesta, del PM Mariangela Maganiello, si è chiusa lo scorso 27 maggio. Il capo di imputazione è “alterazione dello stato civile del neonato”, che prevede una pena dai 5 ai 15 anni. Imputati la madre naturale ed il mediatore . Il processo è previsto per il mese di novembre. Non vi prederanno parte gli “acquirenti” milanesi, che in un processo parallelo nel capoluogo lombardo, hanno scelto di patteggiare la pena.
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