“I genitori di un’alunna diversamente abile mi hanno comunicato, per vie brevi e con l’invio via mail, di una nota di protesta, che durante l’orario scolastico la loro bambina, non in grado di comunicare, non è stata mai accompagnata in bagno. Questa mancanza ha comportato, come da referto medico-pediatrico, una severa infiammazione delle vie urinarie.”
“Gli stessi si sono recati, in presenza della neuro psichiatra della minore, presso l’Istituto Scolastico interessato, chiedendo spiegazioni in merito all’increscioso episodio e per tutta risposta è stato loro riferito dagli insegnanti – in presenza della Dirigente Scolastica – «che non rientra nelle mansioni delle stesse accompagnare gli alunni, pur se diversamente abili, in bagno» e addirittura hanno concluso definendo il caso in questione ‘un caso umano.”
“Questa segnalazione, naturalmente, mi ha lasciata sbigottita e profondamente rammaricata perché, se ciò rispondesse al vero, vorrebbe dire che è necessario l’aiuto e la presenza delle Istituzioni al fine di vigilare affinché episodi del genere non debbano più ripetersi.”
“Ovviamente ho richiesto ad horas un incontro con la responsabile dell’Istituto anche per ascoltare la loro versione in merito.”
“Concludo offrendo il mio pieno appoggio, sia a livello personale che quello associativo, alla famiglia oggetto della discriminazione.”
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