I carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunzita e delle compagnie di Castellammare e Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a 8 occc emesse dal gip di Torre Annunziata su richiesta della locale procura a carico di 8 imputati ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, detenzione illecita di armi clandestine in concorso aggravata dalle finalità mafiose e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.
Il provvedimento è stato emesso dopo il rigetto da parte della corte di cassazione del ricorso presentato dagli indagati a una sentenza emessa dalla corte d’appello di napoli.
La sentenza è divenuta irrevocabile: gli arrestati hanno riportato condanne dai 4 anni agli 8 anni e 8 mesi e sono stati riconosciuti appartenenti al clan camorristico “cesarano”, operante tra castellammare di stabia e pompei.
L’indagine prese le mosse nell’ottobre 2008 a seguito del duplice omicidio a Gragnano di Carmine D’Antuono e Federico Donnarumma, ritenuti appartenenti al clan “di martino”.
Inoltre tra gli arrestati rientra un ex agente della polizia penitenziaria che insieme a un collega, nella casa circondariale di civitavecchia (rm), dietro compenso faceva pervenire lettere e cellulari ad alcuni detenuti appartenenti al clan.
Entrambe le guardie carcerarie sono state condannate e radiate.
Dopo le formalità gli arrestati sono stati tradotti nelle case circondariali di secondigliano e al carcere di salerno fuorni.
Cronaca
Castellammare – Associazione a delinquere, detenzione illegale di armi e corruzione, 8 arresti
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