Venerdì 25 Novembre alle ore 18.15 presso le Scuderie di Villa Favorita, con il Patrocinio del Comune di Ercolano, verrà presentato il romanzo di Clemy Scognamiglio edito della casa editrice torinese 96, Rue de- La – Fontaine .
Oltre all’autrice interverranno: Sergio Marchetta, relatore e moderatore, presidente di Ars Nova, poeta e scrittore, nonché la lettrice, dottoressa Gloria Vocaturo. Come dichiara l’autrice questo romanzo vuole raccontare un grande dramma dell’umanità la dittatura vista con occhi contemporanei :”Qui e mai più lontano, da qui” è la traduzione letterale di “Aquì, no màs”, la formula che è una richiesta specifica, il punto preciso dove fermarsi. Queste medesime parole sono riportate in una lettera, prologo all’intero romanzo, dopo le indicazioni di una data e un luogo cruciali, Buenos Aires, 1978, scritta nell’inferno di detenzione di uno dei tanti luoghi dell’orrore che hanno caratterizzato la storia argentina, al tempo della dittatura militare del 1976. Il seguito temporale del romanzo, è invece, una storia contemporanea: la sopravvivenza a un passato silenzioso, imparato a forza, a rapporti umani, remoti e presenti, nonché a scelte obbligate, talvolta sbagliate ma determinate da un bisogno di difesa della disperazione della memoria”.
Bio-bibliografia Autrice
Clemy Scognamiglio è una scrittrice ercolanese. Ha al suo attivo, oltre alla partecipazione all’Antologia Perrone LAB, quattro pubblicazioni, le raccolte di racconti “ Passi Cigolanti” Altrerighe Edizioni e “Le Rabbie Adulte” Nep Edizioni, venti storie che spaziano dall’ironia al dramma a tracce di realismo magico. Il suo primo romanzo, lo storico “Fin dove si scorge il mare”, I Sognatori Edizioni, trova spazio nel travaglio del consolidamento unitario: l’impresa dei Mille, la disgregazione del regno borbonico, i primi governi della nuova Italia e l’ambiente rurale della Campania. A seguito, il romanzo di nuova uscita, “Qui e mai più lontano (da qui) “della casa editrice torinese 96, Rue de- La – Fontaine, un intreccio narrativo basato su un dramma storico e sulla memoria, utile a riappropriarsi della immaginazione e dell’impegno civile, dato essenziale al riconoscimento e alla libertà umana.
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
RSS