Venerdì 16 novembre è andato in scena al Teatro corallo, con grande successo di pubblico, il Musical “Don Vincenzo Romano: Lu prevete faticatore”. Nato da un’idea di Vincenzo Nocerino, Gennaro Borriello e don Aniello Di Luca; testi e musiche di Vincenzo Nocerino e Nicola Di Lecce che ne ha curato la regia e che così commenta:
“Un lavoro molto particolare perchè mette in evidenza non il Santo, ma l’uomo. Un uomo molto forte, forse il primo sindacalista della storia, mediatore fra i proprietari di coralline e i poveri pescatori di corallo, sottopagati. Denunciò con fermezza questo fatto al Cardinale Ruffo e furono presi molti provvedimenti. Si oppose con decisione al Re di Napoli che voleva che i torresi, all’indomani dell’eruzione del Vesuvio, si trasferissero in altri luoghi. E costruì la sua chiesa e intorno ad essa il paese riprese vita. Lo spettacolo abbraccia tutta la sua vita, dalla nascita alla morte, mettendo in scena i fatti salienti della sua vita. Per realizzare questo musical, mi sono avvalso della preziosa collaborazione di don Nico, di don Giosuè e di don Franco Rivieccio, studiando tutti i documenti raccolti nel processo di canonizzazione. Momenti forti e tutti veri, nessun momento di invenzione scenica.”
A Don Giosue Lombardo abbiamo chiesto cosa ci lascia la visione di questo spettacolo: “Vorrei ringraziare il regista, tutti i giovani, il corpo di ballo, il coro, i ragazzi tutti. Vorrei dire loro quello che disse don Vincenzo per la costruzione della Basilica: Admirabili Dei Provvidentia. Io la definirei quasi una sacra rappresentazione, perché trasmette delle emozioni profonde. Mi veniva in mente un’espressione del Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry ‘Non si vede bene con il cuore perché l’essenziale è invisibile agli occhi’, nel senso che partecipare più che assistere ad uno spettacolo del genere tocca il cuore. E si vede bene solo se si ha un cuore aperto. Non bastano le orecchie, non bastano gli occhi: bisogna guardare questo musical con gli occhi del cuore. E allora avviene una nuova rivelazione della personalità, dello spirito e dell’attualità del messaggio di San Vincenzo Romano, per noi oggi.
Presente alla serata Monsignor Armando Dini emerito Vescovo di Campobasso: “Mi sembrava importante per il nostro grande San Vincenzo, venire qui a godere delle cose belle che voi avete preparato per onorarLo, farLo conoscere, gioire delle cose meravigliose che il Signore fa attraverso di Lui e la Sua vita. Ringrazio tutti quanti voi, è stato molto bello. E tutto questo serva perchè le cose meravigliose che don Vincenzo ha fatto in vita continuino nella vita vostra, mia, di tutti i torresi e non solo. San Vincenzo questo desidera. Lui ci ha fatto toccare con mano che quando ci si avvicina a Gesù e si è amici di Gesù, Gesù può fare attraverso di noi cose belle e rendere la nostra vita bellissima. Questo è l’augurio che faccio a tutti quanti voi di Torre, con affetto, con gioia, con esultanza perché finalmente Vincenzo è stato riconosciuto Santo dal Papa e adesso lo possiamo evocare, cercare il suo aiuto e cercare di imitare il Suo esempio. Grazie a tutti voi.”
Nutrito il cast con oltre quaranta tra attori, coro e ballerini: Luigi Sorrentino, Salvatore Mirolla, Michele Giordano, Antonio Scardigno, Antonio Candurro, Rosaria Ascione, Francesca Tomei, Stefania Esposito, Giovanna Accardo, Giusy Pernice, Annarita Della Capa, Gerardo Di Lecce, Nicola Gallo, Salvatore Di Lecce, Simone Frangiosa, Luigi Biondino, Pasquale Mennella, Michela Oliviero, Virgilio Verde, Clementina Sasso, Vincenzo Palomba, Giuseppe Paolo D’Aprea, Giuseppe Suarato, Gino Vituperio, Roberto Della Capa. Coro Harmonia Nova. Progettazione scenografiche di Aniello Fortunato. Oreografie Pamela Carrano e Alessandro Coccorese.
Lo spettacolo verrà replicato sabato 17 e domenica 18.
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