Giovedì 10 agosto un nutrito gruppo di cittadini si è ritrovato presso un noto ristorante di via Osservatorio per partecipare alla processione che dopo aver attraversato un sentiero per più di un chilometro attraverso il martoriato bosco, giungendo al piazzale situato in fondo alla terrazza del Belvedere (Bar Terrazza Vesuvio) ha raggiunto la piccola cappella risparmiata dai recenti roghi, dove è stata collocata la statua della Madonna, benedetta da don Giuseppe Nurcaro vice parroco di Santa Maria degli Afflitti contrada Patacca di Ercolano.
La cappella, luogo di culto spontaneo, parzialmente attaccata dai roghi è stata restaurata, ed oggi riaccoglie la statua della Madonna che fu posta nel lontano 1971 dal signor Vincenzo Sannino
“Speriamo attraverso queste iniziative, di far risvegliare l’amore e l’appartenenza della comunità verso questi luoghi del parco, conosciuti dai turisti di tutto il mondo ma spesso dimenticati da tutti noi, in primis dalle istituzioni, come abbiamo potuto constatare durante e dopo questa emergenza.” E’ quanto dichiarato dall’associazione sui social.
“Abbiamo deciso di aderire e promuovere quest’iniziativa perché sentivamo il bisogno di costruire una giornata di confronto, di sensibilizzazione. Ci siamo chiesti: perché non cominciare a parlare del Vesuvio nei luoghi interessati dal disastro? E come ripartire se non dalla cappella della Madonnina (luogo situato in pieno parco Nazionale) risparmiata dalle fiamme.”
Il tragitto nel bosco, sottolineato da canti e tammorre, ha permesso ai tanti intervenuti di toccare con mano l’enorme scempio provocato dall’uomo verso questa nostra inestimabile risorsa.
Buona la risposta all’invito dei Volontari di portare delle piantine di ginestre o di piante simili da poter reimpiantare attorno alla cappella, lì dove non resta altro che cenere.
E passare il giorno di San Lorenzo sul Vesuvio ha assunto quel valore simbolico di non lasciare la montagna da sola.
Pasquale d’Orsi
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