Mimmo Torrese, giornalista, articolista, già redattore della rivista ‘Fotografare’, fotografo. Espone dieci opere frutto di un suo viaggio in Cina. L’uomo si riappropria del territorio, adattandolo ai suoi bisogni. La struttura fu costruita dagli inglesi, per essere poi occupata dai cittadini.
Incontriamo l’autore al vernissage che si è tenuto oggi alle Scuderie di Villa Favorita, e così racconta: “Gli scatti in mostra sono relativi alla mia prima volta che mi sono recato in Cina nel 2010. E’ un lavoro su di una ex stazione di polizia, poi prigione, che dopo l’avvento di Mao Tze-tung è stata utilizzata da cittadini anziani e di reddito basso. La struttura fu costruita nei primi decenni del secolo scorso, quando Shanghai fu divisa in settori internazionali americani, tedeschi e francesi. I cittadini che ci vivono abitano le vecchie celle e condividono i bagni in comune. Ho avuto interazione con le persone che si sono subito mostrate disponibili verso l’obbiettivo. Un’esperienza toccante, anche perché questo quartiere ricorda molto la nostra Napoli dei vicoli. La Cina non è quella che immaginiamo: Shanghai è una metropoli paragonabile a New York, commerciale ed internazionale: e questa è l’altra faccia della Cina, stridente con la sua povertà rurale.”
La mostra resterà aperta fino al prossimo 20 novembre con i seguenti orari: 10,00-13.00 / 15,00-20,00.
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