Oggi la Commissione ha presentato in una comunicazione i piani per la risposta immediata dell’UE al fabbisogno finanziario dell’Ucraina e il quadro di riferimento per la ricostruzione a lungo termine. La comunicazione fa seguito all’invito del Consiglio europeo ad affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina attraverso uno sforzo dedicato guidato dall’Europa. Risposta immediata e bisogni a breve termine Dall’inizio dell’aggressione russa, l’UE ha notevolmente intensificato il proprio sostegno, mobilitando circa 4,1 miliardi di € per sostenere la resilienza economica, sociale e finanziaria complessiva dell’Ucraina sotto forma di assistenza macrofinanziaria, sostegno al bilancio, assistenza emergenziale, risposta alle crisi e aiuti umanitari. Le misure di assistenza militare attuate nell’ambito dello strumento europeo per la pace ammontano a 1,5 miliardi di € che serviranno a rimborsare gli Stati membri per gli aiuti militari in natura forniti all’Ucraina; è inoltre in corso la mobilitazione di ulteriori 500 milioni di €. La guerra si è tradotta in un crollo del gettito fiscale, dei proventi delle esportazioni e di altre entrate, aggravato dall’appropriazione illegale su larga scala di beni e di prodotti destinati all’esportazione, anche nel settore agricolo, mentre sono esplose le spese essenziali. Il Fondo monetario internazionale ha stimato che il deficit della bilancia dei pagamenti dell’Ucraina fino a giugno sia di circa 14,3 miliardi di € (15 miliardi di $). Per erogare all’Ucraina un sostegno finanziario a breve termine volto a mantenere i servizi di base, rispondere ai bisogni umanitari e riparare le infrastrutture più essenziali distrutte dalla guerra occorrerà uno sforzo internazionale congiunto, in cui l’Unione sarà pronta a fare la sua parte. La Commissione intende quindi proporre l’erogazione all’Ucraina nel 2022 di un’assistenza macrofinanziaria supplementare sotto forma di prestiti fino a 9 miliardi di €, da integrare con i contributi di altri partner internazionali bilaterali e multilaterali, compreso il G7. I pagamenti avverrebbero con rate a lunga scadenza e interessi agevolati grazie alla garanzia del bilancio dell’Unione. A tal fine, gli Stati membri dovrebbero concordare di mettere a disposizione garanzie supplementari. Insieme con le sovvenzioni a carico del bilancio dell’UE per coprire i relativi pagamenti di interessi, ne deriverà un sostegno all’Ucraina ben coordinato e altamente agevolato. La ricostruzione dell’Ucraina Per ricostruire il paese dopo i danni della guerra, porre le fondamenta di una nazione libera e prospera, ancorata ai valori europei e bene integrata nell’economia europea e mondiale e sostenerla sul suo percorso europeo, sarà necessario un grande sforzo finanziario globale. Mentre l’aggressione russa è ancora in corso, i bisogni complessivi per la ricostruzione dell’Ucraina non sono noti. È però importante già disegnare ora i principali elementi costitutivi di questo sforzo internazionale. Il sostegno dovrà avere un orizzonte a medio-lungo termine. Lo sforzo di ricostruzione dovrebbe essere guidato dalle autorità ucraine in stretto partenariato con l’Unione europea e altri partner chiave, quali i partner del G7 e del G20 e altri paesi terzi, nonché le istituzioni finanziarie internazionali e le organizzazioni internazionali. Partenariati tra città e regioni nell’Unione europea e in Ucraina arricchiranno e accelereranno la ricostruzione. Una piattaforma di coordinamento internazionale, la “Piattaforma per la ricostruzione dell’Ucraina” sotto la guida congiunta della Commissione (in rappresentanza dell’Unione europea) e del governo ucraino, fungerebbe da organismo di governance generale incaricato di sottoscrivere un piano di ricostruzione elaborato e attuato dall’Ucraina, cui l’UE fornirebbe un sostegno in termini di capacità amministrativa e assistenza tecnica. Raggrupperebbe i partner e le organizzazioni sostenitrici, fra cui gli Stati membri dell’UE, altri partner bilaterali e multilaterali e istituzioni finanziarie internazionali. Il Parlamento ucraino e il Parlamento europeo parteciperebbero in qualità di osservatori. Il piano di ricostruzione “RebuildUkraine” sottoscritto dalla piattaforma, elaborato a partire da una valutazione delle esigenze, sarebbe la base di cui l’Unione europea e gli altri partner si servirebbero per individuare i settori prioritari cui destinare i finanziamenti e i progetti specifici. La piattaforma coordinerebbe le fonti e le destinazioni dei finanziamenti per ottimizzarne l’impiego e monitorerebbe i progressi dell’attuazione del piano. A sostegno del piano di ricostruzione, la Commissione propone di designare lo strumento “RebuildUkraine” quale principale strumento giuridico per il sostegno erogato dall’Unione europea, mediante un complesso di sovvenzioni e prestiti. Sarebbe integrato nel bilancio dell’UE, garantendone la trasparenza, la responsabilità e la sana gestione finanziaria, e avrebbe un chiaro collegamento con gli investimenti e le riforme. Si baserebbe sull’esperienza acquisita dall’UE con il Dispositivo per la ripresa e la resilienza, adattandola tuttavia alle sfide senza precedenti della ricostruzione e dell’accompagnamento dell’Ucraina sul suo percorso europeo. Lo strumento stesso avrebbe una struttura di governance specifica per garantire la piena titolarità dell’Ucraina. Si darà particolare rilievo alle riforme a favore dello Stato di diritto e alla lotta contro la corruzione, e nel contempo gli investimenti allineati alle strategie e norme dell’UE in materia di clima, ambiente e digitale aiuteranno l’Ucraina a rinascere più forte e più resiliente dalla devastazione dell’invasione russa. Le esigenze impreviste create dalla guerra in Europa sono molto superiori alle risorse disponibili nell’attuale quadro finanziario pluriennale. Dovranno pertanto essere individuate nuove fonti di finanziamento. L’architettura proposta è sufficientemente flessibile per tenerne conto. Le sovvenzioni supplementari da mettere a disposizione dell’Ucraina potrebbero essere finanziate mediante contributi aggiuntivi degli Stati membri (e dei paesi terzi che lo desiderino) allo strumento e a programmi esistenti dell’Unione, avvalendosi così dei meccanismi finanziari e delle garanzie dell’Unione per l’uso corretto dei fondi, oppure attraverso una revisione mirata del quadro finanziario pluriennale. Le stesse fonti potrebbero anche finanziare i prestiti da concedere all’Ucraina nell’ambito dello strumento. Tuttavia, data l’entità dei prestiti che saranno probabilmente richiesti, esiste anche l’alternativa di raccogliere fondi per i prestiti per conto dell’UE o con garanzie nazionali degli Stati membri. Dichiarazioni di alcuni membri del Collegio Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, ha dichiarato: “L’invasione non provocata e ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia ha causato sofferenze umane terribili e distruzioni massicce in tutto il territorio, costringendo milioni di ucraini innocenti ad abbandonare le loro case. L’Ucraina può contare sul pieno sostegno dell’UE. L’UE continuerà a fornire all’Ucraina un aiuto finanziario a breve termine per sopperire ai bisogni e mantenere in funzionamento i servizi di base. E siamo pronti ad assumere un ruolo di primo piano negli sforzi internazionali di ricostruzione per contribuire alla rinascita di un’Ucraina democratica e prospera. Ciò significa che gli investimenti andranno di pari passo con riforme che aiuteranno l’Ucraina a proseguire il suo percorso europeo”. Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone, ha dichiarato: “Il sostegno dell’UE all’Ucraina è incrollabile. Continueremo a utilizzare tutti i mezzi disponibili per aiutare il nostro amico e vicino a resistere all’aggressione brutale e non provocata della Russia. Occorre affrontare la duplice sfida di mantenere il paese in funzionamento e provvedere alla sua ricostruzione. Per far fronte alle esigenze più urgenti dell’Ucraina, intendiamo fornire prestiti di emergenza nell’ambito di un nuovo programma di assistenza macrofinanziaria. A più lungo termine l’UE guiderà un importante sforzo finanziario internazionale per ricostruire un’Ucraina libera e democratica, collaborando con partner quali il G7 e le istituzioni finanziarie internazionali e in stretto coordinamento con l’Ucraina stessa. Saremo a fianco dell’Ucraina in tutti i momenti, per riparare le distruzioni causate dalla guerra della Russia e creare un futuro migliore e nuove opportunità per il suo popolo”. Josep Borrell, alto rappresentante/Vicepresidente per Un’Europa più forte nel mondo, ha dichiarato: “L’UE rimarrà salda nella solidarietà e nel sostegno all’Ucraina che si difende contro l’ingiustificabile e illegale guerra di aggressione della Russia. Continuiamo a fornire all’Ucraina misure di assistenza militare”. Johannes Hahn, commissario per il Bilancio e l’amministrazione, ha dichiarato: “L’Unione europea continuerà a sostenere l’Ucraina e il suo popolo e a svolgere un ruolo chiave in tutti gli sforzi politici, umanitari, di resilienza ed economici, rispondendo alle esigenze a breve e lungo termine per riportare la pace in Ucraina e imboccare la strada della ripresa socioeconomica. Sono convinto che la nuova “Piattaforma per la ricostruzione dell’Ucraina” guidata congiuntamente dall’Ucraina e dalla Commissione e lo strumento “RebuildUkraine” da noi proposto contribuiranno a offrire all’Ucraina un futuro migliore. Ciò avverrà in stretto coordinamento con tutti i donatori”. Paolo Gentiloni, commissario per l’Economia, ha dichiarato: “La distruzione inflitta all’Ucraina dalla Russia è senza precedenti in Europa dalla fine dell’ultimo conflitto mondiale, come lo è il disprezzo per l’ordine internazionale meticolosamente costruito nel corso di decenni. Oggi la Commissione europea traccia un percorso per aiutare una nuova Ucraina a rinascere dalle ceneri di guerra, proprio come la nostra Unione è sorta dalle macerie del 1945. Insieme con le autorità ucraine e in cooperazione con i nostri partner internazionali mobiliteremo i finanziamenti di cui l’Ucraina ha bisogno per resistere a questa calamità e “ricostruire meglio” la sua infrastruttura economica e sociale”. Olivér Várhelyi, commissario per il Vicinato e l’allargamento, ha dichiarato: “Nelle ultime settimane abbiamo assistito alla terribile perdita di vite umane e alla devastazione delle infrastrutture in Ucraina. Abbiamo mobilitato rapidamente l’assistenza e ci siamo impegnati a sostenere la ricostruzione. La ricostruzione dovrebbe rispecchiare pienamente le esigenze individuate dall’Ucraina e ancorarsi saldamente al programma di riforme del paese”. Contesto L’impegno dell’UE a sostenere l’Ucraina è di lunga data e ha prodotto risultati effettivi. L’UE ha fornito all’Ucraina un’assistenza finanziaria rilevante, pari, fra il 2014 e il 2021, a 1,7 miliardi di sovvenzioni dello strumento europeo di vicinato, 5,6 miliardi di € in € sotto forma di prestiti da cinque programmi di assistenza macrofinanziaria, 194 milioni di € in aiuti umanitari e 355 milioni di € da strumenti di politica estera. L’UE fornisce sostegno all’Ucraina per l’elaborazione di politiche e riforme globali, con il forte coinvolgimento degli Stati membri in un approccio Team Europa. Tra i programmi faro figurano il decentramento, la riforma della pubblica amministrazione e la lotta alla corruzione. Prima e durante la guerra l’UE ha lavorato a stretto contatto con le istituzioni finanziarie europee per sostenere l’Ucraina. Dal 2014 la Banca europea per gli investimenti e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo hanno mobilitato oltre 10 miliardi di € in prestiti all’Ucraina. Nelle ultime settimane la Banca europea per gli investimenti ha erogato 668 milioni di € a favore del bilancio dell’Ucraina. L’UE collabora inoltre strettamente con la Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale, entrambi partner fondamentali negli sforzi a favore dell’Ucraina sin dal 2014.
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Ucraina – I piani della Commissione Europea per la risposta immediata dell’Unione al fabbisogno finanziario
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