Continua la nostra rubrica con i grandi del passato corallino, questa settimana è il turno di Pietro Tarantino, centrocampista di quantità e qualità. Dal rigore di Palermo alla promozione in C1, ecco l’intervista integrale realizzata dalla nostra redazione.
Anno 97-98, Geretto allenatore, a Palermo viene espulso Visconti, prendi il suo posto e pari un calcio di rigore, ci racconti quei momenti?
Incredibili e unici. Pasquale Visconti viene espulso con conseguente calcio di rigore. Mister Geretto voleva che in porta ci andasse Pavanel ma io da capitano dissi vado io. Riuscì a parare il calcio di rigore e a salvare il risultato, mi piace ricordare che con il grande Vincenzo Strino ci preparammo bene, una grandissima persona ci tengo a salutare la famiglia. In settimana io tiravo i rigori e Visconti parava la Domenica successiva successe il contrario.
Arrivavi dal Savoia, dove con De Canio avevi vinto il campionato di serie C2, come fu l’accoglienza a Torre Del Greco ?
Diciamo che all’inizio, quando arrivai c’era qualche tifoso che guardava al mio passato ma il rapporto con la piazza è stato sempre magnifico. I tifosi della Turris sono eccezionali, purtroppo tutto fini male con la retrocessione ma personalmente Torre non mi ha fatto mai mancare il suo calore. Al sud in quegli anni si giocava a calcio e la Turris e i suoi tifosi erano tra le piazze più importanti.
Quale fu la chiave del successo e della promozione del 96-97?
Sai avevamo un grande gruppo coeso dentro e fuori dal campo, con giocatori importanti. C’era Antonio Dell’Oglio che ha calcato campi importanti e ci ha insegnato tanto, c’arano Sassanelli, Baldini , c’era De Carolis che pure era fortissimo, c’era Vincenzo Bevo che tecnicamente era straordinario. Battere il Catania in quel campionato non era facile e noi ci riuscimmo. Eravamo squadra penso che questa sia stata la chiave del successo.
Tra Geretto ed Esposito che sono stai gli allenatori che hai avuto a Torre, quali erano le differenze e se ci puoi dire chi secondo te era il più preparato
Ti potrei dire Geretto perché veniva da una grande scuola e giocava un calcio all’epoca diverso ma anche Esposito era molto preparato. Seppur diversi come persone , basti pensare che uno era del Nord e un altro del Sud, allo stesso tempo li accumunava la voglia di insegnare calcio. Ti dirò per certi aspetti, calcisticamente erano simili. Due grandi allenatori.
Il ricordo più bello della Turris e di Torre Del Greco?
Quando in quella partita di coppa contro il Frosinone 6000 persone cantavano il coro Tarantino in nazionale fu un’emozione unica. Poi la promozione, come ti dicevo la Turris e Torre Del Greco ti danno tanto.
Segui ancora le sorti della Turris?
Si cerco di informarmi, ricevo ancora informazioni da amici di Torre, purtroppo il calcio oggi è cambiato, soffre sia per la crisi che per l’assenza di corrette gestioni societarie. Mi auguro che la Turris possa risalire al più presto tra i professionisti.
Oggi sei ancora nel calcio?
Si faccio l’allenatore, ho allenato la scorsa stagione in eccellenza e ora sono in cerca di squadra. Un ritorno a Torre Del Greco? Mi piacerebbe tanto.
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