Sul carattere nonostante i tanti giovani in campo: “È stata una vittoria voluta, si vedeva. Al di là dei moduli, l’interpretazione mi è piaciuta molto. Le vittorie non arrivano mai per regalo, è giusto che si debba soffrire e questa è la mentalità che dobbiamo adottare. Attraverso il sacrificio si può uscire dai brutti periodi”.
Sulle corde da toccare per avere le reazioni: “Il commento all’interno degli spogliatoi non può essere lo stesso in ogni partita, ci sono tanti fattori diversi. Quando prendi otto gol in due partite qualcosa non ha funzionato, non lo si può imputare solo alla tattica e alla tecnica, parte tutto dalla testa. Quindi, le corde sono quelle del carattere”.
Sulla posizione di Boccia: “Col Catanzaro eravamo in netta emergenza, terzini di ruolo in squadra non ce ne sono. Mettere Boccia in quella posizione o Manzi è solo per adattare qualcuno che faccia meno danni. Boccia può fare bene sia in una difesa a tre che in una a quattro, ma sempre da centrale. Promosso in entrambi i casi, soprattutto per la disponibilità”.
Sul modulo: “Dopo la gara di Catanzaro ho detto che non cambio dopo le sconfitte, ma in base alle esigenze della squadra. Abbiamo intrapreso un percorso collettivo e oggi mi è sembrato che le cose che ho detto siano state portate avanti. Dobbiamo ancora migliorare, ma non si può cambiare appena una partita va male, così si rischia di non dare una vera identità alla squadra”.
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