
Progetto tecnico fallito, tifosi delusi, questione stadio ed un futuro da costruire. La Turris si risveglia dopo la sconfitta casalinga nel derby con la Cavese con tanti punti di domanda.
Squadra e progetto tecnico – Una squadra con tanti punti interrogativi, fatta di buon individualità ma con evidenti limiti tecnici e caratteriali; una rosa sopravvalutata e costruita male. Certamente ai nastri di partenza la compagine corallina veniva accreditata da molti come una delle protagoniste del girone, ma a conti fatti sin dalle prime partite, dove il gioco latitava, si riusciva a percepire che non sarebbe stato cosi. Una squadra con tante prime punte (Picci, Evacuo, Varriale, Tarallo) e nessuna seconda punta, un centrocampo Danucci dipendente, una difesa assortita male ed un allenatore prima “cacciato” e poi ripreso, sono tutti segnali di una scarsa propensione a vincere. La vittoria di un campionato si programma non si improvvisa, sforzi economici o presunti tali non bastano: il progetto tecnico è fallito alla base, prima di cominciare.
La delusione dei tifosi – Entusiasmo alle stelle, la voglia di vincere e di riscatto, la piena fiducia nella società. L’estate dei tanti cuori corallini è riassunta in questi tre concetti e i 500 abbonamenti sono la prova concreta. Pronti a seguire in massa la squadra, a fare enormi sacrifici, ma tutto questo non è bastato. La delusione è tanta, sia per la poca chiarezza che per la confusione che in queste ora aumenta sempre di più. Un mercato di Dicembre che ha lasciato tante perplessità, con giocatori non pronti e arrivati in ritardo. Un Gennaio da incubo ed un Febbraio iniziato male, aumentano lo sconforto di una piazza ormai delusa.
Stadio – La questione Liguori è sotto gli occhi di tutti. Notizie delle ultime ore parlano di una presunta fuga di gas: condizionale d’obbligo che ci pone dinanzi a numerosi interrogativi. Perché se c’è questa reale fuga di gas i palazzi vicini allo stadio non sono stati fatti evacuare? Chi effettivamente ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, visto che dal Comune smentiscono un intervento di propria iniziativa? Quello che è certo è che- nel gioco delle parti- a pagare sono solo i tifosi della Turris.
Futuro con una sola certezza: il settore giovanile- C’è bisogno di chiarezza nel rispetto della città e del suo passato. C’è da scongiurare un Moxedano Bis con la squadra lontana da Torre del Greco ( Sant’Antonio Abate?):“La Turris è della città” . L’unica nota lieta di quest’anno è il settore giovanile. Se per anni si è sbandierato ai 4 venti che bisognava destinare risorse ai giovani bisogna portare rispetto per chi lo ha fatto, investendo risorse e senza perdere tempo.
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