
In data 04 luglio c.a. una delegazione di mamme da me rappresentate, in mia compagnia, si è recata presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Torre del Greco ubicato agli ex Mulini Meridionali Marzoli. Il motivo di tale visita agli uffici su menzionati è dovuto ad una protesta pacifica e civile organizzata affinchè fosse evidenziato il disagio derivante dal ritardato pagamento del contributo per il trasporto scolastico del quale beneficiano gli alunni diversamente abili del nostro territorio. E’ doveroso da parte mia fornire una sommaria cronistoria del contributo in questione. Esso nasce da un mio indirizzo politico ben preciso, durante il mio periodo di consiliatura, ove chiesi la modifica del regolamento vigente sulla base del quale il trasporto veniva offerto dall’ENTE in un’altra forma che non prevedeva l’erogazione del contributo stesso. Infatti molte mamme dovevano usufruire di appositi pulmini che implicava il rispetto di orari ben precisi, il che penalizzando il quotidiano degli alunni diversamente abili che a loro volta dovevano rispettare orari ben più importanti derivanti da appuntamenti già stabiliti con i centri terapeutici che frequentavano. Ovviamente sulla scia di tali disagi e consapevole dell’importanza delle terapie nella vita di un bambino/ragazzo diversamente abile, subito mi attivai affinché il trasporto scolastico fosse offerto dall’ENTE sotto forma di un contributo cosicché i familiari dei ragazzi potessero occuparsene personalmente del trasporto presso gli istituti scolastici e gestire contestualmente anche il percorso terapeutico dei propri ragazzi con maggiore elasticità.
Purtroppo, tale contributo, puntualmente non viene erogato nei tempi tecnici necessari, creando così ulteriori disagi alle famiglie che ne usufruiscono. Infatti tali famiglie ed io stessa ci ritroviamo troppo spesso sballottati in un rimpallo di responsabilità tra gli uffici interessati che dovrebbero licenziare, a mio avviso, in tempi brevi un provvedimento che molto spesso è funzionale per l’economia domestica dei beneficiari, già penalizzate dai costi eccessivi delle terapie per i loro ragazzi. Un ufficio come quello dei servizi sociali ove si abbraccia il disagio pubblico non può perdere un solo secondo di distrazione nella gestione dei provvedimenti, ogni contributo ha la sua priorità, soprattutto quello destinato alle fasce deboli, occorre un lavoro attento, costante e certosino, ove si dovrebbero evitare errori che poi causano i suddetti ritardi nell’erogazione degli stessi .
Le politiche sociali rappresentano l’insieme di azioni e programmi realizzati dallo Stato, dalle Regioni e dai Comuni in collaborazione con altri soggetti , quali le famiglie o il terzo settore, finalizzati alla sicurezza e alla tutela sociale, una tutela che a mio parere non sempre viene garantita a chi vive dei disagi contro la propria volontà.
Presidente Associazione LA LIBELLULA
MARIA ORLANDO
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