Nella mattinata odierna, i militari della Guardia Costiera di Torre del Greco hanno concluso un’attività di contrasto alla pesca illegale che ha portato al sequestro di una rete da posta lunga oltre 300 mt., stesa nel tratto di mare adiacente alle scogliere prossime all’imboccatura del porto di Torre del Greco, in aperto contrasto con le norme che regolano il posizionamento degli attrezzi da pesca.
L’attività condotta ha, dunque, consentito di contrastare la pesca illegale, che opera in danno dei pescatori professionali rispettosi delle norme di settore e di tutelare della pubblica incolumità reprimendo condotte potenzialmente pericolose per i bagnati e i diportisti.
Inoltre l’eliminazione di questa attrezzatura da pesca illegale e spesso fatiscente, rientra nell’attività di contrasto al fenomeno delle cosiddette “reti fantasma”, ossia di quegli attrezzi che perdendosi sui fondali continuando a “pescare” inutilmente pesci ed altre specie marine, per poi diventare un rifiuto plastico.
Ciò a stigmatizzare come una condotta illegale di questo genere, spesso ritenuta una criticità tollerabile, possa invece portare ad un concreto pericolo per la navigazione e la balneazione, ad un danno economico e a costituire una seria minaccia per l’ambiente marino, patrimonio comune e per il quale, pertanto, debba vigere il concetto di responsabilità condivisa.
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