
Una pagina di cronaca che portò Torre del Greco, ed in particolare Via Cimaglia, alla ribalta dei media nazionali. Era il 27 Aprile del 1981, la Campania era ancora devastata dal terremoto dell’Irpinia di pochi mesi prima, quando alle ore 21: 45, il Presidente della Regione Campania, Ciro Cirillo, insieme agli uomini della sua scorta, stava depositando l’auto nel garage di Via Cimaglia. In quell’istante un commando delle BR assalì l’esponente della Democrazia Cristana, provocando un conflitto a fuoco, dove persero la vita Luigi Carbone e Mario Cancello, agente di scorta ed autista del politico torrese, che fu sequestrato dai brigatisti. Un sequestro che durò 89 giorni, durante i quali, gli esponenti politici nazionali le tentarono tutte per liberare l’allora Presidente del Consiglio Regionale. Le cronache di allora narrarono il primo episodio di trattativa stato-camorra, poi ripreso nel film “Il Camorrista”, dove viene messo in risalto il ruolo cruciale del “Professore di Vesuviano”, al secolo Raffaele Cutolo, la cui intercessione si rivelò fondamentale. Cirillo venne rilasciato il 24 luglio dello stesso anno, dietro pagamento di un miliardo e mezzo di lire. Vicenda in ogni caso che presenta, ancora oggi, molti lati oscuri, con intrecci tra camorra, terrorismo e politica mai del tutto chiariti.
I funerali si terranno domani alle 16,30 nella Chiesa dei Carmelitani Scalzi nel quartiere di Sanata Teresa.
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