Dalla rotonda di Sant’Antonio, tra la gente, al fornaio, poi nei bar, nei negozi e nelle officine. Continua con una passeggiata attraverso tutto il quartiere il giro per la città di Luigi Mele.
“Bisogna vedere e ascoltare”, ripete spesso il candidato sindaco del centrodestra durante il suo tour elettorale per le strade della città.
Dai commercianti e residenti della zona di Sant’Antonio è emersa un’unica grande problematica: la chiusura di numerose attività commerciali e la perdita di posti di lavoro causati dalla scelta del senso unico di marcia.
“Forse, per la viabilità, il senso unico sta funzionando. Ma, non posso certo restare indifferente al fatto che, come mi hanno più volte spiegato, proprio a causa del senso di marcia, molte attività commerciali della zona hanno chiuso i battenti o sono stati costretti a ridurre il personale”.
“La figura del sindaco è sicuramente la più importante all’interno di una comunità, poiché rappresenta il collegamento diretto fra l’amministrazione comunale e i cittadini. Capire le esigenze delle persone, che siano commercianti, imprenditori, lavoratori, casalinghe o pensionati, ed interpolarle nell’azione di governo dev’essere la sua funzione primaria”, partendo da questo presupposto il candidato sindaco di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Dc Libertas, Partito Repubblicano e Mele Sindaco; ha capito l’esigenza di ritornare al doppio senso di marcia, da fare con provvedimento immediato, una volta eletto. Ma ad alcuni cittadini e commercianti della zona svela un progetto già approvato che servirebbe certamente per decongestionare il traffico automobilistico di quella parte della città. “C’è in programma la realizzazione di una strada parallela a viale Generale Dalla Chiesa”.
“Ascoltare ed utilizzare le opinioni dei cittadini, come stimolo per fare meglio e come risorsa per una politica finalmente rinnovata” sono tra le parole chiave del programma di Mele.
Tantissimi, infatti, i suggerimenti raccolti: dal restringimento dei marciapiedi per consentire la sosta almeno su un lato, all’ipotesi di una convenzione per non far pagare la sosta a chi acquista nei negozi della zona, passando, infine, all’ipotesi di semafori per regolamentare il traffico
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