
Lite via social tra la consigliera comunale Romina Stilo ed il sindaco Giovanni Palomba. Un duro scontro seguito di un furioso diverbio avvenuto in sala consiliare ieri mattina, come raccontato via Facebook dall’ex vicesindaco. “Il mio lavoro di consigliere comunale è stato bruscamente interrotto dall’ingresso del sindaco Palomba che ha iniziato a inveirmi contro….Parlava con toni rozzi e volgari di mazzette prese, di demeriti del passato, che sono una “cretina” a difendere il passato, che farei bene a dimettermi perché non merito di fare il consigliere, che non sono stata capace neanche di andare al ballottaggio e tante altre belle cose”. Questo è soltanto un passaggio del lungo post di Romina Stilo che racconta quanto accaduto in sala consiliare ieri mattina, con infine l’invito al primo cittadino a pensare ai problemi della città ed eventualmente a fare un passo indietro. Non si è fatta attendere la risposta di Giovanni Palomba, “Mi piace ricordare che io non ho mai chiesto le dimissioni di nessuno. Si chiedono, invece, le mie – senza alcuna democratica procedura”. Poi il duro sfogo del sindaco: “La cosa più seria, al di là delle parole, è che mentre si parlava e si discuteva – di nuovo – è stata oltraggiata la memoria di un defunto, del quale proprio oggi ricordiamo l’anniversario. Si tratta dell’avv. Francesco Palomba, mio padre, già’ sindaco!!! L’unica educazione di quella stessa consigliera è stata quella di andar via dopo aver nuovamente offeso la memoria di mio padre!!!”
Di seguito i post integrali
Romina Stilo: “Non c’è nulla di più rigenerante di una corsa sul porto per ritemprare la mente !! Ed è così che, a mente lucida, ripercorro quanto avvenuto in commissione consiliare ieri mattina . Il mio lavoro di consigliere comunale è stato bruscamente interrotto dall’ingresso del sindaco Palomba che ha iniziato a inveirmi contro. Il sindaco è andato in tilt per i post scritti da me e da qualcun altro sui social e , da quel che ho percepito,anche per il post scritto dall’ex sindaco. Post che fotografano la situazione attuale dei rifiuti in città . Non so cosa gli sia preso. Forse non riesce a metabolizzare i paragoni tra lui e l’ex sindaco. Chissà. Fatto sta che era incandescente e non c’era migliore obiettivo della consigliera Stilo. Dovevate vederlo e sentirlo mentre mi minacciava puntandomi il dito. Pensa sempre di nascondere la sua negligenza, additando la vecchia amministrazione. Parlava con toni rozzi e volgari di mazzette prese, di demeriti del passato,che sono una “cretina”a difendere il passato, che farei bene a dimettermi perché non merito di fare il consigliere, che non sono stata capace neanche di andare al ballottaggio e tante altre belle cose. Il tutto avveniva nell’assordante silenzio dei presenti.
Caro sindaco, il suo attacco è vile e ingiustificato, denotando la sua desolante e avvilente povertà sul piano morale prima che politico. In primis, non difendo nessuno: ognuno è artefice del proprio destino. Se parla di cose avvenute ad altri , le rispondo che la magistratura farà il suo corso come lo sta facendo per “ il voto di scambio”, che spesso riempie le attuali pagine giornalistiche. Mi parla sempre di Procura, pensa di farmi paura?? Se lei viene chiamato dalla Procura è perché forse vorranno sapere qualcosa. Io non sono mai stata ne’ chiamata ne’ indagata . Vado fiera della mia onestà e della mia trasparenza. E non temo la Procura perché sono una donna libera. Le spiego cosa significa: la sera appoggio tranquillamente la testa sul cuscino e mi addormento. Le assicuro che non c’è cosa più bella. Mi conosco fin troppo bene , potrei solo collaborare con la giustizia. Lei è Offuscato dal suo nulla politico, che le sta ritorcendo contro; è ictu oculi il suo operato. Il suo attacco ha superato di gran lunga i limiti di un corretto rapporto politico tra maggioranza e opposizione, trascendendo e divenendo un’inaccettabile aggressione personale contro un consigliere donna, offendendo il ruolo dell’opposizione e di tutte le rappresentanze femminili presenti in Consiglio, tentando, senza successo, di nascondere la sua debolezza umana e il suo fallimento politico,e lo fa nel peggiore dei modi : prevaricando e intimidendo. Torre del greco non merita la deriva verso cui sta andando. La smetta di inveire contro chi non la pensa come Lei. Pensi all‘emergenza rifiuti senza precedenti. Pensi alla refezione Scolastica che, a anno Scolastico inoltrato ,ancora non vede la luce. Pensi alle innumerevoli opere pubbliche abbandonate. Pensi al commercio svilito per la mancanza di una seria programmazione. Pensi soprattutto ai dati choc sulla raccolta differenziata crollata del 10% rispetto allo scorso anno e del 20% rispetto al 2016. Sindaco, pensi alle cose serie invece di accanirsi contro una consigliera di opposizione che ha cercato sempre di fare il suo dovere in modo leale. Comunque, stia tranquillo che non mi dimetto. Continuerò, con tutta l’energia che mi contraddistingue, a svolgere il mio ruolo di consigliere di opposizione, rappresentando tutti i cittadini torresi, continuando a vigilare sul suo operato nel solo interesse della collettività. E non potrei mai far parte della sua maggioranza, come qualcuno dei suoi ha sognato. E tenga sempre presente che non è sufficiente la fascia tricolore a fare il sindaco e, ancor più, non bastano un paio di pantaloni a fare un uomo. Si dimetta Lei !! Questo è il più bel regalo che potrebbe fare a una città delusa e in ginocchio. E se non dovesse farlo , si metta a lavorare per la città, non è mai troppo tardi!”
Giovanni Palomba: “Stamattina, come di consueto, alle 6.30 ero sul porto della mia stupenda città a passeggiare ed a riordinare le idee ed i buoni propositi per questo 2019 appena iniziato. Non ho avuto il piacere di incontrare una consigliera che ha la mia stessa abitudine. Come di consueto, l’avrei salutata con il baciamano.
Tuttavia, tornando a casa, leggo un post lunghissimo a firma di quella consigliera. al quarantottesimo rigo leggo testualmente: “E non potrei mai far parte della sua maggioranza, come qualcuno dei suoi ha sognato”.
Ebbene, consigliera, non si preoccupi. E’ stato, soltanto, un suo incubo. La rassicuro: giammai, Lei, potrà far parte della mia maggioranza.
Mi piace ricordare che io non ho MAI chiesto le dimissioni di nessuno. Si chiedono, invece, le mie – senza ALCUNA democratica procedura.
La cosa più seria, al di là delle parole, è che mentre si parlava e si discuteva – di nuovo – è stata oltraggiata la memoria di un defunto, del quale proprio oggi ricordiamo l’anniversario.
Si tratta dell’ AVV. FRANCESCO PALOMBA, MIO PADRE, GIA’ SINDACO!!!
L’unica educazione di quella stessa consigliera è stata quella di andar via dopo aver nuovamente offeso la memoria di MIO PADRE!!!”
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
RSS