Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa diramato dal presidente dell’Assocoral Vincenzo Aucella.
“Ritengo doveroso, oltre che educato, in qualità di Presidente dell’associazione Assocoral rispondere alla replica congiunta degli assessori Pensati e Refuto al nostro comunicato stampa.
L’Assocoral non ha inteso far sentire la sua voce per reclamare la “titolarità” di alcun progetto finanziato del quale, per altro, ben conosceva le caratteristiche dei possibili soggetti beneficiari (PICS), questo è bene chiarirlo.
Il rammarico si riferisce a una programmazione di ampio respiro e non si sofferma sul singolo strumento, la doglianza nasce dall’assenza di quel coordinamento – naturale evoluzione di un costante processo di dialogo con gli attori del territorio – necessario a ottimizzare le risorse evitando duplicazioni, sovrapposizioni e mancata efficienza ed efficacia.
Se si esamina il progetto H-Demia secondo quanto si legge nella replica “non trattavasi di corsi di formazione volti ad inserire personale nelle imprese” eppure nella comunicazione dello stesso attraverso gli organi di stampa lo si è presentato quale intervento per “Formare Maestri speciali in grado di rinnovare la storica tradizione legata all’oro rosso e – al tempo stesso – favorire l’integrazione dei disabili nel mondo del lavoro e del sociale”.
Ci è ben chiara la distinzione tra comparto economico e culturale così come siamo a conoscenza degli iter procedurali, tecnici e normativi. Iter che ci vedono esclusi, si badi bene – non dal solo finanziamento di attività progettuali, aspetto questo che per noi assai spesso impegnati nel supporto e collaborazione a titolo gratuito non costituisce aspetto primario – ma da ogni iniziativa intrapresa dall’assessorato da Egli retto. Da quell’incontro svoltosi 14 mesi fa in cui ribadimmo la nostra disponibilità mai siamo stati interpellati.
Quel che resta è l’amarezza di chi, rappresentando le imprese che da secoli mantengono viva un’arte e un sapere che rappresenta un significativo comparto produttivo, non riesca a trovare la giusta sintonia in casa propria.
Le cose cambieranno? Ce lo auguriamo e lavoreremo affinché ciò accada nella consapevolezza che la situazione economica e sociale dell’inaspettato e critico momento storico non lascia spazio a errori né disattenzioni”.
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