
Nuovo esilarante lavoro della compagnia di Donna Peppa. Sabato 11 febbraio la prima de L’avaro è comme ‘o puorco… è buono sulo doppe muorto!
Abbiamo sentito l’autore Antonello Aprea che così commenta: “Dopo la riscrittura del Malato immaginario, sempre ispirato al nostro Moliere, mi sono trovato di fronte ad un altro suo classico che mi stuzzicava da tempo L’Avaro.“
“Quindi il nostro Arpagone, Avaro, uscito dalla fantasia del Grande Moliere diventa, nella mia riscrittura, Don Pasquale Degli Arpagoni, abitante in un antichissimo palazzo Napoletano. La famiglia napoletana logicamente è più numerosa, al suo fianco troviamo due sorelle, Ortensia (Enza Ascione) e Gramminia (Susy Di Giacomo): la prima cresciuta lontano dal palazzo dei Purecchiuse a Torre Annunziata, con il suo colorato linguaggio; la seconda è la copia al femminile del nostro avaro. La figlia Angelica (Sara Masiello) come a Parigi così a Napoli continua i suoi combattimenti amorosi per avere il suo Valerio (Paolo Capano) ma, promessa sposa dal padre per motivi economici, ad un vecchio orologiaio, don Liborio (Davide Ametrano). Nella mia versione Napoletana troviamo una moglie segreta di Don Pasquale, Donna Michelantonia (Alda Orsino), con la sua cameriera, molto particolare, Fulmine (Salvatore Pagano).”
“Nella vicenda” continua il regista “si susseguono loschi individui che cercano la famosa cassetta del tesoro degli Arpagoni: don Pancrazio (Raffaele Garofalo), la vecchia fattucchiara Tetella (Cristina Raia) e donna Elvira (Veronica Ammendola), Moneca faveza scappata da una commedia del Settecentesco Notar Pietro Trinchera. Ma i veri protagonisti di tutta la vicenda sono i suoi fedeli e pazienti servitori Nardiello (Pasquale Cataletti), che copre i ruoli di stalliere cameriere e guaradaportone e poi c’è lei Filumena (Teresa Di Rosa) la deus ex machinaa, colei che tiene le trame della commedia e in continuo opporsi alla figura del Padrone per difendere la sua Angelica cresciuta come una figlia.”
E così conclude: “Questo mio nuovo lavoro è quasi una seduta spiritica tra Moliere, Pietro Trichera e me come medium che dirvi? A voi, mio caro pubblico, buon divertimento a loro: scusatemi tanto vi facce dicere na messa…”
Completano il cast Laura Auciello, Damiano De Gregorio, Sergio Sorrentino ed il piccolo Luca Langella.
Il Teatro di Donna Peppa, nasce nel mese di luglio dell’anno 2000. L’associazione prende il nome da una delle prime capocomiche napoletane, mamma del grande Pulcinella Antonio Petito.
Giuseppina Errico, ”Donna Peppa” – così comunemente chiamata dai napoletani – era una donna molto energica ed autoritaria, sia sulle scene che nel quotidiano.
Nel suo teatro, sito nei pressi di Piazza Del Carmine, ella dapprima accoglieva il pubblico come cassiera e immediatamente dopo diventava attrice, dando il via ai suoi spettacoli con un suono stridulo di trombetta, nel gergo teatrale si usa ancora dire: Donna Pé sunate per dare il via all’inizio dello spettacolo.
La rappresentazione sarà replicata il 12, 18, 19, 25, 26 febbraio e il 4, 5, 11 e 12 marzo con inizio alle ore 20,30 il sabato e 18,30 la domenica. Teatro San Luigi Orione.
Pasquale D’Orsi
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