Da tempo ormai la fontana di Corso Vittorio Emanuele è tristemente recintata in attesa di lavori di manutenzione. Quello che doveva essere un fiore all’occhiello del centro storico di Torre del Greco è diventato col tempo un vero e proprio scempio. Prima l’acqua verdastra, poi una serie di problemi che hanno costretto l’amministrazione a dismetterla in attesa di lavori di ripristino mai portati a termine. Sul tema torna l’ex assessore ai lavori pubblici Luigi Mele, che con un lungo post su Facebook ripercorre le varie tappe della vicenda.
“Qualche giorno fa, passeggiando mano nella mano con mia figlia, mi sono trovato a passare vicino a quello che oggi resta della fontana di corso Vittorio Emanuele, inaugurata quasi due anni fa, ma ora inattiva e circondata da una gabbia che fa tanto male a vederla. E proprio lì, mia figlia mi fa: “Papà, ma perché non posso più giocare con l’acqua colorata?” Allora ho ripercorso con la mente tutte le vicende che hanno portato a questo stato di cose.” Esordisce così Luigi Mele prima di fare l’excursus storico del caso.
“Prima, c’è stata una corsa contro il tempo per concludere i lavori di restyling – e quindi per la realizzazione della suddetta fontana – entro il 31 dicembre 2015 per far sì di non perdere i finanziamenti Più Europa. Lavori che, ricordo benissimo, sono partiti in ritardo a causa dello stallo dell’amministrazione di centrosinistra guidata da Malinconico. Subito dopo, ci sono stati una serie di collaudi che hanno evidenziato lavori non fatti proprio a regola d’arte: fortunatamente, per questi, esiste una garanzia lunga 10 anni sulla quale uno si può rivalere. E infatti, nei confronti della ditta che ha realizzato i lavori e di chi era deputato al controllo è stata intrapresa un’azione giudiziaria. Con una perizia fatta nell’ultima giunta, è stata quantificata una cifra di 500 mila euro per gli interventi sulle opere che si devono rifare. Cifra che ci devono rimborsare fino all’ultimo soldo! Ma per la fontana e le altre opere questo non poteva e non doveva bastare. Come ultima azione della scorsa amministrazione abbiamo approvato una variazione di bilancio per accelerare i tempi di riqualificazione: entro settembre doveva essere tutto funzionante, e invece…E invece da agosto, da quando è caduta l’amministrazione, non si è fatto più niente. Tramite i miei uffici di assessore ho sollecitato più volte e per iscritto un inizio ed una fine alquanto celere dei lavori – il mio sogno era ridare per le festività natalizie nuovamente la fontana alla cittadinanza – ma da allora sono passati 4 lunghi mesi e ancora nulla è successo”, sentenzia Mele.
“Questa è la risposta che avrei voluto dare a mia mia figlia. Questa la spiegazione che avrei dovuto dare a lei e che voglio oggi dare a tutti i torresi – bambini e non- perché tutti hanno il diritto di “tornare a giocare con l’acqua colorata della fontana” o vedere un tocco di colore tra le vie cittadine”, conclude con grande rammarico l’ex assessore.
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