
”Anche all’ospedale di Boscotrecase ci sono pazienti che lottano tra la vita e la morte. È questione di ore, la loro speranza di sopravvivenza è legata alla possibilità di praticare le ultime terapie sperimentali, ma purtroppo il farmaco tarda ad arrivare”. A parlare all’Ansa è Enrico Pensati, assessore alla Pubblica istruzione di Torre del Greco e parente di due persone ricoverate in gravi condizioni presso il nosocomio Sant’Anna e Santissima Maria della Neve e sottoposte al tampone per il Coronavirus. L’assessore si riferisce nello specifico all’utilizzo, con successo in alcuni casi, di farmaci usati per curare l’artrite reumatoide. ”Il mio è un appello al governatore De Luca – continua Pensati – che in questi giorni frenetici ha dimostrato senso di responsabilità e decisionismo, affinché intervenga con autorevolezza e chiarisca che in provincia non ci sono pazienti di serie B. Individuare su carta un presidio anti-Covid e non dotarlo di quanto necessario per fronteggiare l’avanzamento della malattia anche in via sperimentale è un pugno in faccia alla speranza di decine di famiglie che pregano e vivono nell’attesa di riabbracciare i propri cari”. ”Svolgo con passione – conclude Pensati – il mio ruolo di amministratore di una città bellissima come Torre del Greco al fianco di un sindaco che vive rinchiuso a palazzo di città e che prova con ogni mezzo a contenere la diffusione del contagio. La mia però è l’indignazione di un cittadino qualsiasi che ha visto il Covid-19 bussare alla porta di casa devastando il sogno e le speranze di nonni, genitori e figli. La sorte di ognuno di noi è chiaramente nelle mani di un destino che non possiamo controllare, ma l’uomo, ancor di più se impegnato nelle istituzioni, ha l’obbligo morale di non lasciare nulla di intentato e di mettere in campo ogni azione possibile per salvare vite umane”.
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