Maria Orlando, presidente dell’associazione di volontariato ‘La Libellula’, in rappresentanza di un nutrito gruppo di famiglie di alunni affetti da gravi disabilità, interviene con una nota inviata al sindaco Giovanni Palomba contro l’Ordinanza n.95/2021 del Comune di Torre del Greco in cui veniva decisa la sospensione delle attività didattiche in presenza di tutte le scuole pubbliche e private fino al 20 marzo 2021. Sospendendo, di fatto, le lezioni in presenza anche per gli alunni affetti da gravi disabilità, tutti nella condizione di richiedere B.E.S. (bisogni educativi speciali).
In una nota esplicativa del Ministero dell’Istruzione si richiamavano le istituzioni scolastiche a “una attenta valutazione dei singoli casi, contemperando le esigenze formative dell’alunno declinate nello specifico percorso educativo individualizzato o percorso didattico personalizzato, articolato sulla base della particolare condizione soggettiva dell’alunno”.
“L’ordinanza di sospensione generalizzata – denuncia Maria Orlando – è stata adottata dal Sindaco senza alcuna interlocuzione con le istituzioni scolastiche interessate né alcun rinvio alle stesse per le determinazioni di loro competenza. E’ mancante, pertanto, qualsiasi valutazione dei casi specifici relativi agli alunni le cui condizioni avrebbero imposto, al contrario, il mantenimento dell’attività didattica in presenza pur con tutti gli accorgimenti atti a preservare le fondamentali esigenze di salute degli alunni, di insegnanti e del personale scolastico.
“Nell’imminenza della scadenza della vigenza temporale dell’ordinanza in questione, si invita il Sindaco a desistere dall’eventuale proroga e rinnovazione di un provvedimento di sospensione generalizzata per l’attività didattica in presenza in favore di alunni contraddistinti da bisogni educativi speciali, nel pieno rispetto delle disposizioni sopra citate.
“In caso contrario – conclude la missiva – preannunciamo che adiranno immediatamente la competente Autorità Giudiziaria avverso l’eventuale provvedimento che, in dispregio delle norme in esame, l’Amministrazione intendesse nuovamente adottare.”
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