Apprendiamo quanto espresso a mezzo stampa dal comitato “basta un SI Torre del Greco”, e non ci meravigliano affatto i toni, le etichette e i luoghi comuni usati.
Riteniamo fuorviante e offensiva l’accusa di conservatorismo e diostilità al “cambiamento” (ma si può cambiare anche in peggio) rivolta alle tante persone che votano e fanno votare NO, anche perché parliamo di migliaia di nostri concittadini e milioni di italiani.
I toni sono accesi, come è giusto che sia, vista la posta in gioco, cioè la tenuta della Democrazia e la riscrittura delle sue regole, ma riteniamo sia indispensabile non trascendere e favorire ogni occasione di civile confronto; tra l’altro questa riforma della Costituzione coinvolge il cambiamento di ben 47 articoli, e gran parte di queste modifiche riteniamo produrranno dei danni che cerchiamo di spiegare in piazza alla gente ogni giorno.
Riteniamo, inoltre, che molte delle affermazioni fatte a mezzo stampa dal comitato del SI siano false o vere solo in parte (la parte che a loro conviene).
Conseguenza, forse, di una scarsa preparazione in materia di diritto costituzionale? Scarsa attenzione nel leggere il testo della riforma? Sintomo di un approccio superficiale nei riguardi della Costituzione che ricordiamo fu scritta per essere semplice tale da essere compresa da chiunque, e nel contempo affermare e consolidare i principi base cui ogni Governo deve sottostare quando legifera? O mera propaganda elettorale?
Non lo sappiamo e non ci interessa indagare; a noi interessa informare i cittadini torresi in modo da dare l’opportunità a tutti di votare in maniera consapevole.
Vogliamo far capire che la vittoria del NO non determinerà apocalittici eventi, piaghe d’Egitto e anarchia totale, ma preserverà la Costituzione più bella del mondo, quella che ci ha reso dal dopoguerra ad oggi la settima economia mondiale.
Non siamo riluttanti al cambiamento; pensiamo che una riforma vada fatta in modo condiviso e ponderato. Questo testo, invece, a detta del migliori costituzionalisti italiani, è pessimo e non risolve alcuno dei problemi che affliggono il paese.
Ci facciamo forti delle nostre innumerevoli e tante volte esposte ragioni; è per questo che non risponderemo in questa sede alle tante falsità e scorrettezze elencate dal comitato “basta un SI”, ma sfidiamo i suoi componenti a incontrarci in dibattiti pubblici dinnanzi ai nostri concittadini. Speriamo che accettino il confronto, tanto basta poco… “Basta un SI”!
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