
Una vicenda triste che, nella famiglia Scognamiglio, oltre al dolore ha lasciato tanta rabbia . Circa 10 giorni fa, la signora Lucia è stata colpita da un infarto lasciando i propri cari. Per i parenti poteva essere salvata se i soccorsi fossero stati tempestivi. A raccontarci la vicenda Tommaso, figlio della signora scomparsa.
Ci racconti cosa è successo ?
“Per quanto sia difficile tornare a quei momenti, posso dire prima di tutto che mia madre probabilmente poteva essere salvata. Sin dalle prime ore del mattino aveva una brutta e continua tosse ed accusava dolori al petto e alla pancia. Alle 7:20 abbiamo provato a chiedere aiuto chiamando la guardia medica, ma il medico ci ha risposto che per esigenze di turnazione interna non poteva venire a visitare la signora in quanto il suo turno sarebbe finito di lì a poco (alle ore 8). Alle 7:30 quindi, abbiamo chiamato l’ambulanza del 118 e ci hanno risposto che per mal di pancia, tosse continua e dolori al petto non potevano mandare un mezzo, in quanto, se ci fosse stato un intervento poi più importante da coprire non avrebbero avuto altri mezzi. Abbiamo richiamato alle 7:40 dicendo che la situazione stava degenerando e che la signora non respirava più. Quando sono poi arrivati a casa non c’e stato niente da fare, mia madre già era finita.”
Torniamo alla chiamata, Lei sta affermando che i soccorsi non hanno ritenuto che fosse necessario intervenire?
“In breve è così. Per telefono mi hanno chiesto i sintomi che mia madre aveva e alla mia descrizione hanno risposto che non potevano venire in quanto, a loro giudizio telefonico, il caso non era abbastanza grave. Sia chiaro, a chi dice che magari potevamo descrivere meglio la cosa, io rispondo che non siamo medici e non abbiamo avuto la fermezza di capire che si trattasse di un principio di infarto.”
Quando poi sono arrivati i soccorsi cosa è successo?
“Dopo un’altra chiamata, l’operatore in linea, forse capendo che la cosa era più grave di quanto prevedeva, ci ha mandato i soccorsi. All’arrivo dei soccorsi, mia madre, nonostante i tentativi di rianimarla dell’equipe accorsa a casa, era già morta. Ora io non so cosa sarebbe successo se i soccorsi fossero arrivati subito dopo la prima chiamata, se mia madre ora fosse ancora viva, ma di certo qualche possibilità in più ci sarebbe stata.”
Cosa chiede e cosa pensa ora?
“Io spero che non capiti più una cosa del genere. I costi di un contenzioso sono alti e non possiamo sostenerli. Mia madre non era giovane, ma forse poteva vivere ancora se si fosse intervenuto subito. Dai primi consulti l’infarto non era fulminante e nonostante gli 87 anni poteva sopravvivere. Non so di chi sia la colpa, ma la situazione poteva essere gestita meglio, non con le risposte che ci hanno dato.”
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