Nell’ambito dei festeggiamenti per il 250° anniversario, l’omonimo Comitato di Quartiere presieduto da Antonio Vitiello con la collaborazione di Gerardo Anno, ha organizzato una serie di eventi, tra cui una lotteria di beneficenza (regolarmente autorizzata dall’Ufficio dei Monopoli della Campania) con in palio una Natività tipica del ‘700 napoletano realizzata dal maestro di Arte Presepiale Marco Ferrigno che si concluderà il 6 gennaio 2018 con estrazione a sorte del biglietto vincente. E‘ stata inoltre realizzata una capanna della Natività con La Sacra Famiglia, approntata nei pressi della Cappella.
La manifestazione si è conclusa sabato 30 dicembre con un concerto di musica classica dal titolo Christmas in the world, con repertorio tipico del periodo dell’Avvento, presentato dal gruppo Ensemble Polimnia con la direzione artistica dei Maestri Giuseppe Carotenuto e Gennaro Marrazzo. Voci del soprano Jessika Crispino e del mezzo soprano Aurelia Coppola.
L’evento è stato organizzato con il contributo del Comune di Torre del Greco e con il placet del Parroco della Chiesa di Sant’Antonio di Padova, Padre Mario Folliero.
Costruita nel 1766 per volere del possidente Michele Carotenuto e retta per anni dai suoi discendenti, la piccola cappella dedicata alla Sacra Famiglia sorge nella masseria del fondatore nella zona detta “La Maria”. Inaugurata nel 1767 dal cardinale Antonino Sersale fu retta dapprima dal figlio di Michele, il sacerdote Salvatore Carotenuto e poi dal di lui nipote, don Domenico. Gli arredi sacri solenni della cappella andarono persi nel corso dell’eruzione del 1794. La cappella fu risparmiata dalle successive colate laviche degli anni 1804, 1805 e 1806. La cappella era anche spesso frequentata da Don Vincenzo Romano.
Altro rettore fu il fratello don Michele Carotenuto e, alla sua morte (1870), a rettore della Cappella fu designato don Francesco Carotenuto, l’ultimo della dinastia dei Carotenuto, che si spegnerà 32 anni più tardi nel 1902.
Quindi la cappella passò dapprima a Santa Croce e poi alla parrocchia di Sant’Antonio, alla fine degli anni ’50. Putroppo, in questo periodo furono rubati il quadro della Sacra Famiglia presente sull’altare, due quadri ovali, candelieri e arredi sacri. Ristrutturata staticamente nel 1985, per l’impegno di don Francesco Rivieccio, la cappella, sede anche dell’omonimo Comitato di quartiere, ha visto un rifiorire di attività (presepi viventi, Via Crucis, sagre, feste per l’anniversario di fondazione della cappella, pellegrinaggi). Attualmente è affidata alle cure pastorali dei Frati Minori, coadiuvati da un gruppo di laici.
Pasquale D’Orsi
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