
Con riferimento ad alcune notizie di stampa diffuse nella giornata odierna, secondo cui Venditto Antonio, già arrestato per l’omicidio di Cerrato Maurizio, sarebbe stato scarcerato dal giudice su istanza del difensore del predetto, si comunica che Venditto è stato scarcerato dal GIP a seguito di richiesta avanzata d’ufficio da questa Procura della Repubblica, per sopravvenuta carenza dei gravi indizi di colpevolezza, e non a seguito di istanza di scarcerazione da parte della difesa dello stesso. La richiesta di scarcerazione del Venditto è stata formulata all’esito di capillari e minuziose indagini condotte senza sosta dai Carabinieri di Torre Annunziata e coordinate da questo Ufficio ai sensi dell’art. 358 del codice di procedura penale, che prevede che il pubblico ministero svolga le indagini anche a favore dell’indagato.
Essendosi il Venditto dichiarato estraneo ai fatti, sebbene fosse stato riconosciuto dalla figlia della vittima sia in fotografia che di persona in sede di incidente probatorio dinanzi al GIP, questo Ufficio ha ritenuto doveroso verificare l’alibi fornito dal predetto.
Le indagini in tal senso sono state rese oltremodo difficili sia dalle dichiarazioni cangianti dello stesso Venditto, parzialmente smentite dai successivi accertamenti, sia dall’atteggiamento omertoso degli altri testimoni oculari dell’omicidio, alcuni dei quali sono giunti persino ad alterare le fonti di prova, cancellando i filmati del sistema di videosorveglianza del garage ubicato sul luogo dei fatti. Le indagini condotte da questo Ufficio, se per un verso hanno accertato che l’alibi fornito dal Venditto non era del tutto incompatibile con la sua presenza sul luogo dell’omicidio e con la sua partecipazione allo stesso, per altro verso hanno consentito di acclarare la sua estraneità all’omicidio.
In particolare, attraverso una consulenza tecnica informatica, è stato possibile recuperare le immagini dei suddetti filmati di sorveglianza relative ai momenti immediatamente precedenti l’omicidio e sottoporle in visione alla figlia della vittima, la quale non ha riconosciuto il Venditto tra le persone presenti sul luogo dell’omicidio, ivi raffigurate.
Inoltre, le altre persone che hanno assistito all’omicidio, interrogate come indagate per il reato di favoreggiamento personale, hanno escluso la presenza del Venditto sul posto, al momento dell’omicidio, ed hanno riferito la presenza, in luogo di quest’ultimo, di un’altra persona.
Le indagini proseguono per accertare il ruolo avuto da tale ultima persona nella vicenda omicidiaria.
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