Si è svolto stamane alle ore 11.30 il consiglio comunale di Torre Annunziata nell’edificio di via Schiti a Rovigliano, periferia orientale della città oplontina. L’assemblea ha discusso, alla presenza di 17 consiglieri e con un numero di assenti pari a 8, il documento Unico di programmazione per il triennio 2017/2019 e la reintroduzione nel porto di Torre Annunziata del servizio Metrò del Mare, soppresso dalla giunta Caldoro nel 2011.
Altro punto su cui si è espresso il consiglio è la costituzione di un’Associazione Temporanea FLAG “Area Protetta del Parco Nazionale del Vesuvio” con l’obiettivo di migliorare la gestione della zona e poter attuare strategie che mirino allo sviluppo locale. Proposte che sono state votate all’unanimità senza creare scontri tra la maggioranza e l’opposizione.
Tra gli argomenti all’ordine del giorno troviamo poi l’elettrodotto Torre Annunziata- Capri e l’approvazione della delibera di giunta con la quale vede definita la convenzione con la società Terna S.p.A che prevede inoltre la costruzione di una centrale elettrica in zona Rovigliano. Tema che ha creato non poche tensioni ma che poi ha visto al termine della seduta l’approvazione a maggioranza della delibera presentata dal sindaco Giosuè Starita. Contro si sono espressi i consiglieri di opposizione Ciro Portoghese, Davide Alfieri, Nunzio Di Capua e Antonio Russo Guarro.
Il voto favorevole dà dunque il via libera non all’opera, per la quale il cavo sottomarino di 30 km che collegherà Rovigliano all’isola azzurra è già stato realizzato, bensì all’accordo tra il comune e la società che realizzerà la centrale elettrica. Nel documento è previsto lo stanziamento di 500 mila euro, a titolo di “interventi compensativi” per il territorio. Soldi che la Terna metterà a disposizione del Comune per riqualificare aree e immobili comunali nel quartiere Deriver. Durante la discussione, il presidente dell’Assise Antonio Gagliardo, ha poi concesso la parola a Luisa di Paola, attivista del Movimento 5 Stelle locale, la quale ha letto un documento in cui spiega le ragione per le quali il suo partito non è favorevole all’opera. Troppo pericoloso per la salute dei cittadini e l’incolumità dell’ambiente marino, è stato in sostanza il cuore del suo intervento. Non la pensano diversamente i residenti del quartiere che hanno chiesto all’amministrazione di far rientrare nelle opere compensative anche la riqualificazione della pineta situata nella zona costruendovi giostre per i bambini e panchine. Ok anche ad un ordine del giorno aggiuntivo con il quale si sollecita l’azienda nazionale ad eliminare i restanti impianti elettrici aerei rimanenti sul territorio e che lambiscono pericolosamente le abitazioni cittadine.
Framcesco Di Martino
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