Romina Stilo replica alle dichiarazioni del consigliere di Forza Italia Luigi Caldarola. Intervenuta ai nostri microfoni, il vicesindaco torrese ricostruisce la vicenda, facendo chiarezza sulle circostanze che hanno portato all’esclusione dell’ormai ex membro della maggioranza. Di seguito l’ intervista integrale.
Come si è arrivati all’esclusione del consigliere Caldarola dal gruppo di maggioranza?
Sono l’amministratrice del gruppo Whatsapp della maggioranza e molti consiglieri sono venuti da me per chiedere la rimozione di Caldarola. Li ho invitati a confrontarsi per riflettere bene sulla questione. Dopo il consiglio comunale ne abbiamo riparlato, molti spingevano per la rimozione tranne i consiglieri Antonio Trieste e Stefano Abilitato. Devo dire che non è stato il sindaco, ma gli stessi consiglieri di maggioranza a richiederne l’espulsione.
Quali sono i motivi che hanno portato a questa decisione drastica?
Caldarola si è escluso da solo assumendo certi comportamenti nei confronti dei suoi colleghi consiglieri, credo che sia dipeso molto da lui. E’ un ragazzo giovane con tante idee ma che ti può pugnalare alle spalle. Bisogna andare tutti nella stessa direzione, il che non vuol dire avere per forza le stesse idee ma non fare le cose alle spalle degli altri. Il sindaco ne ha subite tante da Luigi Caldarola, fin dall’inizio gli si è voltato contro. Quando le idee sono divergenti bisogna cercare di trovare delle soluzioni insieme. Non è possibile essere sempre contro la maggioranza, con certe pretese che se non vengono subito esaudite diventano un pretesto per attaccare. Non si può sottostare a questi ricatti.
Il caso Caldarola porterà delle conseguenze sulla stabilità della maggioranza?
Nessuna conseguenza sulla stabilità della maggioranza. Siamo anche più compatti rispetto a qualche tempo fa. Il sindaco Borriello è uno stratega, riesce sempre e a trovare l’equilibrio giusto. La correttezza e l’educazione sono alla base di tutto, senza queste due cose non si può andare d’accordo con gli altri.
Caldarola ha lamentato uno scarso dialogo con il sindaco e la carenza di riunioni di maggioranza. Come risponde?
Non sono d’accordo, in quanto il sindaco è sempre molto disponibile e aperto al dialogo con tutti. Le riunioni vengono fatte, non capisco perché Caldarola sostenga il contrario. Certe decisioni non potevano essere prese senza una maggioranza coesa e senza incontri finalizzati a convergere sulle stesse idee.
Ci sono margini per ricucire lo strappo?
Io sono sempre per la riappacificazione. Penso che bisogna parlare e cercare di trovare delle linee comuni. Il vivere civile ci porta a confrontarsi con tutti, le idee divergenti ci stanno ma l’educazione ci impone di parlarsi. La mia porta è sempre aperta, anche quella del sindaco, poiché anche se è molto arrabbiato con lui sono certa che la situazione si possa risolvere.
Torre del Greco – Bufera a Palazzo Baronale, Borriello espelle Caldarola dalla maggioranza
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