“A marzo scorso l’ex Canapificio di Caserta, sede dello Sprar, è stato posto sotto sequestro per pericolo di crollo, contestualmente sono stati bloccati i fondi, da parte del Ministero dell’Interno, per il progetto di accoglienza “Sprar” – circa 240 mila euro che costituiscono il saldo finale per il 2018 -“. A dichiararlo il consigliere regionale Gianluca Daniele che continua: “Si tratta dello Sprar più importante d’Italia con 160 beneficiari, tra rifugiati e richiedenti asilo, e 40 lavoratori, oltre a fornitori e produttori locali connessi al progetto. È evidente che l’importanza di questo progetto è sia di natura economica che sociale per tutta la città di Caserta che, non a caso, si è mobilitata per correre in aiuto dei volontari. Grazie al progetto Sprar, – continua il consigliere – demonizzato da Salvini con il suo Decreto Sicurezza che ne ha decretato l’eliminazione, si facevano corsi di lingua, si sono valorizzati spazi abbandonati del comune, si sono costruite attività utili a molti come lo Sportello al Reddito o il Piedibus, ma anche laboratori per bambini e la riqualificazione degli spazi verdi, ma, soprattutto, si è favorita l’integrazione, unica arma, ricordiamolo, che consente agli immigrati di sentirsi parte di una comunità, vivendola come tale e quindi rispettandola. Come uomo e come rappresentante delle istituzioni – conclude Daniele – mi rifiuto di rimanere indifferente di fronte alla sofferenza umana e di fronte al boicottaggio che si sta perpetrando ai danni di quanti hanno costruito, intorno ad un centro sociale, una realtà fatta di solidarietà ed integrazione in una città ad altissima presenza di immigrati”.
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Sprar, Daniele: “Saldare il residuo 2018 per non lasciar morire l’ex Canapificio di Caserta e il suo progetto”
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