Maneggiando pale e colini, centinaia di volontari stanno cercando di ripulire la spiaggia dalle innumerevoli perle di plastica spiaggiate sulla costa della Galizia, nel nord-ovest della Spagna, un caso di danno ambientale che ha portato a un gioco di colpe politico. I pellet di plastica caduti in mare da una nave mercantile sono la materia prima per la produzione di prodotti di uso quotidiano, dalle bottiglie alle borse della spesa. È noto che i lotti di pellet persi nei naufragi aggravano il problema globale dell’inquinamento da plastica. Secondo un rapporto del Pew Charitable Trusts del 2020, circa 10 trilioni di pellet di plastica finiscono ogni anno nei mari e negli oceani. Numerosi studi hanno inoltre dimostrato che le particelle di plastica riescono a penetrare nella rete alimentare oceanica e da lì nel nostro piatto. I pellet che si trovavano in Spagna sono caduti il mese scorso da una nave al largo delle coste del Portogallo, riferisce Reuters. Secondo il produttore di pellet Bedeko Europe, almeno un container è caduto dalla nave Tocanao, battente bandiera di Lieria, noleggiata dal gigante marittimo Maersk. Il governo spagnolo è preoccupato per “gravi conseguenze”, ma non si conosce il possibile impatto sulla pesca, ha detto il vice primo ministro spagnolo Maria Jesus Montero. Le immagini dei residenti che si affrettano a ripulire la costa con qualunque strumento riescano a trovare, hanno evocato ricordi del peggior disastro ambientale della Galizia da quando la nave Prestige ha fuoriuscito 63.000 tonnellate di petrolio nel 2002, chiudendo la sua più ricca varietà di pesce della Spagna. “Purtroppo ritornano immagini del passato che vorremmo cancellare”, ha commentato Montero. L’organizzazione ambientalista Ecologistas en Accion ha criticato il governo locale per “due settimane di inerzia” e ha annunciato un’azione legale contro la compagnia armatrice Toucan Maritime. Il leader regionale della Galizia Alfonso Rueda, membro del Partito Popolare conservatore dell’opposizione, ha affermato che il governo centrale era a conoscenza dell’incidente marittimo due settimane prima di informarlo il 4 gennaio. Il portavoce di Madrid in Galizia, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha detto che la guardia costiera è stata informata dell’incidente il 20 dicembre.
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Spagna – Inquinamento, la Galizia minacciata di disastro ambientale
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