Il 14 marzo 2017, in Somma Vesuviana e Sant’ Anastasia, militari della Stazione CC di Somma Vesuviana hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della DDA, nei confronti di 8 indagati (di cui 6 destinatari della misura della custodia cautelare in carcere e 2 della misura degli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di spaccio di stupefacenti, detenzione e porto di armi ed estorsione, reati questi ultimi aggravati dal cd “metodo mafioso” e dalla volontà di agevolare i sodalizi camorristici.
I soggetti indagati sono operanti nelle cittadine di Somma Vesuviana e Sant’ Anastasia ed appartengono a locali consorterie criminali che hanno assunto negli ultimi anni il controllo del territorio anche in contrapposizione tra loro, come dimostrato dall’episodio, contestato a:
- PELLEGRINO Francesco di Sant’ Anastasia, di esplosioni di arma da fuoco nei confronti di D’ ATRI Eugenio.
A quest’ultimo – già imputato del duplice omicidio TAFURO-LIGUORI, avvenuto in Saviano nel febbraio del 2016 ed attualmente detenuto – è contestata altresì una estorsione con il metodo mafioso commessa sul territorio di Somma Vesuviana.
Fra gli arrestati vi è anche GIORDANO Domenico, raggiunto da gravi indizi in ordine ad una estorsione commessa ai danni del titolare di una ditta edile in Sant’ Anastasia e già sottoposto a misura cautelare nell’ambito del procedimento Blu Sky per altra estorsione commessa in concorso con appartenenti del locale clan Anastasio.
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