Via libera del governo e della commissione Bilancio, all’unanimità, alla proposta Boccia per gli aiuti alle famiglie del disastro ferroviario sulla linea Andria-Corato. Lo prevede un emendamento al Dl Enti Locali depositato dal relatore Misiani e votato all’unanimità in commissione Bilancio che autorizza una spesa di 10 milioni “in favore delle famiglie delle vittime” e “di coloro che a causa del disastro hanno riportato lesioni gravi e gravissime”. A ogni famiglia andranno non meno di 200 mila euro, spiega l’emendamento.
“La strage dei treni in Puglia ha scosso molti di noi, ma ha soprattutto distrutto la vita di oltre venti famiglie. I giudici indagano come è giusto sulle cause. Da parte mia ho volutamente scelto di evitare con cura ogni polemica: non è il tempo delle accuse, non è il tempo degli sciacalli. Lasciamo che i magistrati facciano il loro lavoro, punto”. Lo scrive Matteo Renzi nella Enews. Le vittime, sottolinea, “non erano numeri, erano persone per le quali occorrerà che almeno sia fatta giustizia”.
Sono i due capistazione di Andria e Corato ad aver “cagionato l’incidente” di martedì’ scorso, secondo la procura di Trani, ma “parlare solo di errore umano è riduttivo”. E gli inquirenti hanno infatti allargato l’inchiesta, acquisendo documenti, atti, immagini, dati informatici e avviando accertamenti all’interno dell’Ufficio trasporti a impianti fissi (Ustif) di Bari, un organo periferico del Ministero dei trasporti. Tutto questo nel giorno in cui il presidente della Repubblica Mattarella ha incontrato i parenti delle vittime nel policlinico di Bari. “Ci ha promesso giustizia”, dicono i familiari, che in mattinata, sempre in ospedale, avevano espresso tutto il loro dolore e la loro rabbia: “assassini”.
Fonte Ansa
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
RSS