Pochi minuti fa il Consiglio Regionale della Campania ha approvato l’emendamento prodotto dalla commissione Urbanistica per sbloccare finalmente la possibilità di esaminare le pratiche di condono per civile abitazione presentate in base alla legge 724/1994 e 47/1985 nella zona rossa. Difatti tali pratiche erano bloccate per una interpretazione della legge 21 del 2003 che non permetteva nuove edificazioni anche se in questo caso parliamo di abitazioni esistenti da più di 30 anni.
Nel mese di luglio, dopo svariati contatti, chiesi al Presidente De Luca e all’assessore Regionale Discepolo di essere incontrato insieme al sindaco di Pollena Trocchia e San Sebastiano al Vesuvio per dirimere la questione inerente il blocco di tali pratiche. Gli incontri sono avvenuti anche nel mese di agosto e settembre, ma dovendo determinarsi l’intero consiglio, chiedemmo al capogruppo del PD Mario Casillo di farsi parte attiva per la risoluzione del problema. In poco tempo siamo arrivati alla riunione di mercoledì scorso dove esternammo le tante problematiche legate a questi blocchi alla commissione urbanistica in cui era presente sia la maggioranza che l’opposizione.
Il primo cittadino Giorgio Zinno ha sottolineato: ” Ho ricordato in quella sede alla commissione tutta che se non si modificava la legge avremmo dovuto restituire tutti i soldi ai cittadini(sicuro dissesto dei comuni) e abbattere tutte le costruzioni. Per fortuna, grazie al grande lavoro della commissione, dopo meno di una settimana il consiglio Regionale ha approvato, con la sola esclusione del movimento cinque stelle, tale norma. Oggi i cittadini della zona rossa riacquistano un diritto violato in questi anni, quello di poter vedere esaminate le proprie pratiche. Ho comunicato nell’immediato tale risultato al dirigente e all’assessore De Martino che con me ha lavorato nei vari incontri, per far sì che già da lunedì si riparta con il lavoro per dare le giuste risposte ai cittadini. Ricordo che non parliamo di nessun volume nuovo, solo di dare certezza del diritto ai tanti concittadini che vivono in abitazioni realizzate da più di 30 anni e che pur avendo pagato non hanno mai visto esaminate le proprie pratiche.”
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