
Un problema a carattere regionale e che non risparmia San Giorgio a Cremano, dove in queste ore riemerge il problema della raccolta differenziata collegato al corretto e normale servizio di prelevamento dei rifiuti . Seppur trattato a livello istituzionale attraverso campagne di sensibilizzazione portate avanti dal primo cittadino Giorgio Zinno, il problema è ancora attuale.
Il CASO – La crisi maggiore di questo 2019 si è registrata nei primi giorni dell’anno,quando, nonostante l’ordinanza sindacale che imponesse di sversare esclusivamente carta e cartone tra le 19:00 e le 20:30, parte della popolazione sangiorgese incurante di tale divieto depositava circa 250 quintali di frazione indifferenziata costringendo gli addetti della raccolta a dare priorità al prelievo del materiale misto. Una situazione che ha portato un problema di scarico in quanto veniva notevolmente superata la quota limite di sversamento nell’impianto di Caivano.
Gli appelli del sindaco – Numerosi sono stati gli interventi di sensibilizzazione da parte del primo cittadino Giorgio Zinno. Il sindaco tramite l’utilizzo dei mezzi di comunicazione e con una campagna via social, avente come obiettivo il raggiungimento di un maggior numero di persone, non è riuscito ad avere un netto miglioramento della situazione. Campagne nelle scuole, volantini , opuscoli per far conoscere alle famiglie le esatte tipologie di rifiuti, gli orari e i giorni di conferimento non hanno portato i frutti sperati.
I primi bilanci delle autorità preposte parlano di problemi soprattutto nelle aree della città formate da grandi condomini, dove, gli agenti della polizia municipale ha rilevato lo sversamento incondizionato di rifiuti difforme da quelle previste per le giornate di riferimento.
A tale problematica si aggiungono i numerosi casi di ritrovamento di sacchetti di immondizia sui marciapiedi in pieno giorno e le difficolta in alcune zone nel procedere con lo spazzamento.
La situazione attuale – Gli ultimi dati sulla differenziata sono ancora in calo. Tra la fine del 2018 e il 2019 la quantità di rifiuti differenziabili si attesta intorno al 47%. Un calo di circa tre punti percentuali rispetto al 2017 e di cinque punti rispetto al 2016. Parametri ben lontani dal 65-70% di obiettivo minimo che i comuni, con una densità di popolazione e di superficie come San Giorgio a Cremano devono avere.
“Violare le regole in materia di rifiuti significa non avere rispetto dell’ambiente e della collettività, oltre a determinare un aggravio per le casse comunali e l’abbassamento della percentuale di differenziata. Pertanto fin quando non osserveremo tutti le buone norme di convivenza civile proseguiremo con i controlli, anche nel rispetto di tutti coloro che al contrario si impegnano quotidianamente a differenziare e a depositare i sacchetti nei giorni e negli orari stabiliti” – è questa la soluzione del primo cittadino sangiorgese che fa leva sui possibili aumenti della Tari derivanti dal perpetuare di questi comportamenti. Varie le proposte messe in campo dai cittadini e dalle associazioni del posto che in coro chiedono un maggior controllo delle forze dell’ordine, in più orari e anche in borghese per evitare situazioni analoghe di comuni vicini, dove si è assistito e si assiste ad una vera e propria crisi ambientale.
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