Ottavo oro per l’Italia in queste olimpiadi. A vincerlo, è stato il velocista del Team Sky, Elia Viviani che ha dominato la gara di omnium (un insieme di sei gare, cioè tutte le specialità individuali possibili su pista) di ciclismo su pista. Una grande rivincita quella del ciclista veronese che già a Londra aveva iniziato l’ultima delle sei gare come leader della generale, chiudendo però lontano dal podio. Questa volta invece il finale è stato diverso. Viviani è stato in testa alla classifica dalla terza prova, vetta che non ha più lasciato. Grandi emozioni nell’ultima gara, quella a punti, dove tutti gli avversari hanno provato a mettere in difficoltà il veronese che però ha condotto una gara esemplare (condita anche da una caduta nelle prime fasi) e a pochi giri dalla fine, era già sicuro di avere l’oro al collo. Completano il podio Mark Cavendish e il campione olimpico uscente, il danese Hansen.
Dopo 16 anni quindi, l’Italia torna sul podio del ciclismo su pista e lo fa salendo sul gradino più alto.
Ventitreesima medaglia per l’Italia (8 ori, 9 argenti e 6 bronzi) che nelle ultime 24 ore ha portato a casa anche due argenti, uno nella spada a squadre maschile e uno nella 10km di nuoto in acque libere femminile grazie a Rachele Bruni.
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