di Cristina Basso
Ravello diventa il palcoscenico incantevole di un evento culturale unico, dove i libri e la letteratura si fondono armoniosamente con la bellezza dei Giardini del Monsignore. Sabato 12 agosto, alle ore 19, prenderà il via “RavelloBook. Storie di libri”, un’importante rassegna letteraria promossa dal Comune di Ravello. L’apertura dell’evento sarà affidata a Antonio Schiavo, autore del toccante romanzo “Sono tristi, di sera, le stazioni”, pubblicato da Gruppo Albatros Il Filo.
La serata si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco, Paolo Vuilleumier. A seguire, interverranno Carlo Verna, noto giornalista Rai e già presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, insieme a Luigi Mansi, consigliere delegato alla Cultura del Comune di Ravello. La moderazione dell’incontro sarà guidata da Emiliano Amato, il direttore de Il Quotidiano della Costiera.
Al centro del romanzo di Schiavo c’è Nino Genna, un insegnante di italiano che opera in una scuola elementare nelle terre piemontesi. Genna, costantemente tormentato dalla nostalgia del suo paese natale in Basilicata, specie nelle domeniche solitarie, medita un ritorno ma improvvisamente un nuovo compito si frappone sulla sua strada. La storia di Schiavo disegna una trama struggente di solidarietà e coraggio, guidata da un protagonista al quale è impossibile non affezionarsi.
Il 26 agosto, alle ore 18, i Giardini del Monsignore ospiteranno Maurizio Dumont, autore del volume “Lettere da un aviatore”, edito da Enzo Albano Edizioni. Il racconto si concentra sulla storia di un pilota della Regia Aeronautica, attingendo alle lettere inviate alla sua famiglia durante gli anni di formazione e agli appunti di volo. Il risultato è un viaggio avvincente nel mondo dell’aviazione e delle emozioni umane.
Il 1 settembre infine sarà Carmen Lasorella a tenere il palcoscenico come ospite d’onore della rassegna. Giornalista di fama e volto televisivo amatissimo dal pubblico, Lasorella presenterà il suo libro “Vera e gli schiavi del terzo millennio”, edito da Marietti1820. Al centro del suo romanzo d’esordio c’è la storia di Vera, una donna forte e coraggiosa, attivista per i diritti umani. L’opera affronta con sensibilità e profondità la crisi dei migranti e la loro lotta per essere visti nella loro umanità. In un mondo di insidie digitali e inaspettate amicizie, Vera emerge come una figura tenace e irriducibile, pur attraversando le proprie crisi interiori. Una storia di resilienza e determinazione capace di ispirare il pubblico.
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