La questione stadio tiene ancora banco nell’ambiente torrese, con la Turris costretta, per il momento ad emigrare, in attesa che la situazione si sblocchi. L’impressione è che la questione Liguori stia andando oltre i confini sportivi. Ad oggi, quello che non percepiamo, è la volontà -di tutti- di sedersi ad un tavolo e cercare di risolvere la questione. L’attuale proprietà corallina si limita ad annunciare continue battaglie legali contro l’amministrazione comunale, dal giorno della revoca, piuttosto che richiedere un incontro per il bene della Turris.
Emblematica è la questione della fuga di gas. Lunedì – come noto- sono stati allertati i vigili del fuoco per una verifica delle condizioni del Liguori. Se in un primo momento, poco chiare erano le dinamiche che avevano portato all’intervento , successivamente il presidente Giuseppe Giugliano ha dichiarato di essere stato lui a chiamarli, a seguito di un sopralluogo avuto nella giornata di Sabato. La sicurezza e l’incolumità dei tifosi e dell’intero ambiente Turris è giusto che siano al primo posto, ma allo stesso tempo, nel rispetto di questi ultimi, bisogna fare chiarezza. Domenica si è disputata la partita casalinga con la Cavese: se il sopralluogo è avvenuto nella giornata di Sabato, accertata la pericolosità, perché non si è pensato subito di prendere un provvedimento ?
Le condizioni degli spogliatoi sono ormai da tempo malandate, solo dopo la revoca, però, sono iniziate a girare in rete le immagini dalla fatiscente situazione.
Le responsabilità – Ad oggi il Liguori è ritornato nelle mani del Comune; va da sé che tutte i provvedimenti siano notificati a carico dell’ente, che ne è responsabile . L’attuale proprietà corallina è svincolata da qualsiasi problema derivante dalle condizioni stadio, quindi in un’ottica di collaborazione, fatto il sopralluogo e sempre nel bene della Turris, non era forse più giusto provare una strada diversa?
La situazione attuale: Colantonio unica speranza – Ora occorre chiarezza. La esigono i tifosi, che stasera si incontreranno in Piazza Santa Croce. Se ad oggi far rimanere il calcio a Torre e creare un progetto duraturo nel tempo non è più la priorità di tutti, meglio scoprire le carte. Nel frattempo continua senza sosta il lavoro del presidente del settore giovanile Antonio Colantonio che continua a dialogare ogni giorno con le istituzioni per arrivare ad una soluzione. C’è da riportare la Turris a casa!
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