Nell’Aula Consiliare del Comune di Pompei, alle ore 11.00 del giorno 1 agosto 2016, è stata convocata la prima riunione dei Sindaci del Distretto Turistico “Pompei Monti Lattari valle del Sarno”.
Si discuterà dei seguenti argomenti:
-D.M. 323 del 30/06/2016 di istituzione del Distretto Turistico Pompei Monti Lattari Valle del Sarno;
-Studio di Fattibilità approvato con Decreto Regionale;
-Avviso pubblico per la selezione di proposte di sostegno alla progettazione integrata di scala territoriale/locale per la valorizzazione culturale nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia pubblicato in data 8 giugno 2016 del MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO SEGRETARIATO GENERALE-SERVIZIO Il PIANO DI AZIONE COESIONE 2007-2013 “INTERVENTI PER LA VALORIZZAZIONE DELLE AREE DI ATTRAZIONE CULTURALE” Linea di Azione 2 “Progettazione per la cultura”.
Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, il 30 giugno 2016 ha firmato il decreto istitutivo del distretto turistici «Pompei – Monti Lattari Valle del Sarno», che comprende il territorio dei comuni di Boscoreale, Casola, Gragnano, Lettere, Pimonte, Poggiomarino, Pompei, Sant’Antonio Abate, Santa Maria La Carità, Striano, Terzigno, Angri, Corbara, Castel San Giorgio, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Roccapiemonte, Sant’Egidio del Monte Albino, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sarno, Scafati e Siano.
I distretti turistici sono previsti dal Decreto Sviluppo del 2011 e sono strumenti di incentivazione del comparto turistico che costituisce uno degli assi portanti dello sviluppo economico. I Distretti si propongono di riqualificare e rilanciare l’offerta turistica dei territori e di accrescere lo sviluppo delle aree e dei settori presenti sul territorio. Inoltre, col Distretto si punta a migliorare l’organizzazione dei servizi: attenzione puntata su investimenti, accesso al credito, semplificazione e di celerità nei rapporti con le pubbliche amministrazioni. I distretti turistici, istituiti su richiesta delle imprese del settore che operano nei territori interessati sono zone «a burocrazia zero», in cui possono essere realizzati progetti pilota per aumentare l’attrattività e creare aree favorevoli agli investimenti mediante riqualificazione, opere infrastrutturali, aggiornamento professionale del personale, promozione delle nuove tecnologie.
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