“Nel primo tempo non abbiamo attaccato pochissimo la profondità. Quello è stato l’errore più grande che non ci ha permesso di andare a sfruttare la superiorità”.
“Nella ripresa siamo stati più bravi nell’aggressività. L’ingresso di Osimhen è stato importante, ma io sul ragazzo non ho dubbi. E’ un attaccante di qualità ed è anche un ragazzo di grande umanità. Dopo pochi giorni era già un punto stabile dello spogliatoio. Si fa voler bene da tutti e per me, questa componente, è molto importante”.
“Nell’ultima mezzora siamo passati al 4-2-3-1, e qualche rischio l’abbiamo dovuto prendere. Noi abbiamo i nostri principi di gioco che sono saldi, quello che ancora dobbiamo raggiungere è l’intensità”.
“Stiamo lavorando molto perchè io sono un allenatore che crede tanto nel lavoro e crede che le partite si preparino soprattutto in settimana. Voglio undici combattenti ma anche una squadra che sappia mostrare la propria identità. Siamo all’inizio e c’è tanto da migliorare”.
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