In un dibattito martedì pomeriggio con il capo della politica estera dell’UE Josep Borrell sulla situazione in Russia, alcuni deputati hanno difeso lo scopo della sua visita, mentre molti altri hanno condannato il suo viaggio a Mosca. Questi hanno sottolineato che non è arrivato in un buon momento, a causa del prolungato deterioramento delle relazioni UE-Russia, della continuata aggressione russa in Ucraina, della repressione dei manifestanti, oltre che per l’espulsione dei diplomatici UE dal paese e i tentativi di omicidio, da parte dei servizi segreti, e l’imprigionamento del leader dell’opposizione Alexei Navalny.
Borrell ha detto, nella sua dichiarazione di apertura, che è andato a Mosca per capire, con la diplomazia di principio, se il governo russo fosse interessato ad affrontare le differenze e invertire gli sviluppi negativi nelle relazioni UE-Russia. La reazione che ha ricevuto indica una direzione diversa, ha aggiunto.
I tentativi russi di minare l’UE
Molti deputati hanno sottolineato che il governo russo non è interessato a invertire la tendenza negativa nelle relazioni con l’UE, finché l’Unione europea continua a sollevare questioni relative ai diritti umani e allo Stato di diritto. Hanno anche fortemente criticato il comportamento e l’atteggiamento del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov verso l’UE e Josep Borrell, durante i loro incontri e la conferenza stampa, che avevano l’obiettivo di minare l’immagine dell’UE.
I deputati hanno anche stigmatizzato l’incapacità dei governi nazionali dell’UE, in seno al Consiglio, di mettere in atto una reazione più decisa contro la Russia, comprese ulteriori sanzioni. Alcuni, infine, hanno criticato alcune capitali dell’UE per non aver risposto in modo appropriato al deterioramento delle relazioni UE-Russia, ad esempio fermando il gasdotto Nord Stream II.
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