Siamo da poco entrati nel 2019, eppure ancora oggi bisogna ascoltare, leggere o vedere manifestazioni discriminatorie nei confronti del cosiddetto Mezzogiorno. Manifestazioni contro una concezione, un accumulo di notizie molto spesso errate o interpretate a proprio modo pur di non analizzare la questione posta senza mettere in discussione neanche un’affermazione, un concetto trasmesso così velocemente. Questo avviene negli stadi, nelle strade, nelle trasmissioni televisive, le quali alcune di esse, presentano continuamente dibattiti sul nord/sud come obiettivo apparente la volontà di eliminare questi luoghi comuni, ma nella realtà più implicita, trattare di qualcosa che possa intrattenere attirando l’attenzione del pubblico, poiché il dibattito che vuole eliminare discriminazioni e lo stesso strumento che ne valorizza la tesi. Detto questo, ovviamente, in ogni città, periferia e paese vi è il buono e il giusto; vi è il senso civico e il non senso civico. Che il sud sia più soggetto a notizie di questo tipo non vuol dire che in altri luoghi ciò non avvenga; ma la predisposizione del cittadino italiano è diversa a seconda del tipo ti notizia e luogo di riferimento.
Che l’Italia Unita sia avvenuta in ritardo rispetto alle altre formazioni dei paesi esteri, dimostra di come la sua storia sia stata complessa e contraddittoria per certi versi, ma la verità del presente sottolinea ancora una volta una divisione che non sembra potersi cucire. Infatti è come se i tanti movimenti o avvenimenti non abbiano affatto interferito con questa ideologia che alcuni ( purtroppo ancora molti) non vogliono abbandonare. Una grande nuvola di ignoranza. Sembra essersi fermati in un tempo privo di tempo, dove tutto va avanti ma tutto resta com’è. La comunicazione in questo campo è la chiave di ogni cosa, ma forse non sempre sfruttata al massimo delle sue potenzialità. Vicende come l’episodio verificatosi a Pordenone dove un cartello recitava ” Siate puliti non siamo a Napoli”, esprime a pieno il concetto che in questo articolo si vuole evidenziare. Ovviamente non tutta l’erba è un fascio, non tutti hanno discriminazioni territoriali tra nord / sud o anche sud/nord, ma è anche vero che fenomeni di questo genere si presentano in modo regolare e persistente. Una forbice che divide l’Italia nella sua ideologia, dove si urla “Fratelli d’Italia” nelle partite di calcio per poi sentirsi separati per il resto delle ore successive alla conclusione della partita.
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